Le risorse immateriali
Convegno ad Ancona

Le risorse immateriali Convegno ad Ancona
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Venerdì 18 Luglio 2014, 18:15
ANCONA - Ancona ha ospitato il 13 Convegno mondiale dell’Sgbed (Society for Global Business & Economic Development), dedicato alle risorse immateriali. Alla tre giorni di incontri, ospitata presso la Facoltà di Economia “Giorgio Fuà”, hanno preso parte oltre 150 professori universitari provenienti soprattutto da Stati Uniti e Regno Unito, ma in rappresentanza dell’Associazione che, con sede nel New Jersey, facendo capo alla Montclaire State University, mette insieme docenti universitari di tutto il mondo e in particolare di Stati Uniti, Messico, Europa, Cina, India, Malesia, Giappone e Corea.



Nel corso dei lavori, organizzati in sessioni parallele dalla Politecnica delle Marche, in collaborazione con la Curtin University di Perth (Australia), sono stati presentati oltre 110 nuovi progetti di ricerca sul tema degli “intangibili”.



I lavori sono stati introdotti dal prof. C. Jayachandran, Presidente dell’SGBED e aperti dai saluti del prof. Sauro Longhi, Rettore dell’UNIVPM. Sono poi intervenuti: il prof. Maria Chelli e il prof. Stefano Marasca della Facoltà di Economia “Giorgio Fuà”; il prof. Vasant H. Raval della Creighton University; il dott. Nunzio Tartaglia, Direttore generale della UBI Banca Popolare di Ancona; il dott. Marco Lucietti, Direttore della Sanko/Isko, Turchia); la dott. sa Cristiana Buzzelli, VP della Rainbow Italia; il dott. Antonio Dondi, di Amain Spa Italia; il prof. Ricardo Arechavala Vargas, dell’Università messicana di Guadalajara e il prof. Vesa Routamaa, dell’Università finlandese di Vaasa.



Il convegno ha affrontato un tema particolarmente rilevante, soprattutto nell’attuale fase di crisi, ed ha permesso di rileggere con “lenti nuove” le trasformazioni che si sono verificate nel sistema economico, nonché le performance delle piccole e delle grandi imprese. “Molto spesso – ha affermato il prorettore della Univpm, prof. Gian Luca Gregori - i fattori immateriali determinanti per lo sviluppo e la competitività aziendale non vengono considerati sia dalle singole aziende, sia dalle associazioni di categoria, ma anche dalle banche per la valutazione del merito di credito. Una tendenza che non è più al passo con le trasformazioni in atto”.
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