Pdl, vertice fiume a Palazzo Grazioli
contatti con Letta per trovare l'intesa
Premier pronto a sciogliere la riserva

Pdl, vertice fiume a Palazzo Grazioli contatti con Letta per trovare l'intesa Premier pronto a sciogliere la riserva
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Venerdì 26 Aprile 2013, 19:57 - Ultimo aggiornamento: 23:27
ROMA - Vertice fiume a palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi ed in big del partito.

Al centro della riunione le trattative per la formazione del governo e soprattutto quali esponenti pidiellini ne devono far parte oltre, ovviamente, ai punti del programma irrinunciabili per il Pdl. Il Cavaliere che ha fatto rientro questa mattina dagli Stati Uniti ha riunito dall'ora di pranzo tutto il vertice a via del Plebiscito.



In serata il segretario Alfano si è incontrato con il premier incaricato Letta. Il colloquio a Mopntecitorio è durato oltre un'ora. Il segretario del Pdl ha poi lasciato il palazzo senza rilasciare dichiarazioni.



Secondo quanto si apprende non tutti i nodi sulla formazione del governo sono stati sciolti e il premier incaricato, Enrico Letta, lavorerà ancora questa notte, in contatto con gli altri leader, per mettere a posto tutte le tessere del puzzle. In ogni caso a seguito del colloquio telefonico con Silvio Berlusconi, sempre secondo quanto riferiscono le fonti, Letta è determinato a salire al Quirinale per sciogliere la riserva nella giornata di domani.



Due i piani sui quali si è lavorato tutto il giorno: il profilo della squadra di governo e, quindi, alcune caselle-chiave, Economia e Giustizia in primis, sulle quali ci sarebbero ancora incertezze. Due piani che, nel corso della giornata, si sono più volte intrecciati. A quanto si apprende, Letta sarebbe molto determinato a presentare una squadra che abbia il senso del rinnovamento. Un mix di politici 'giovanì, figure non logorate, e personalità con competenze tecniche precise. Uno schema nel quale non rientrerebbero i 'big'. «Enrico sta portando avanti un'operazione ad altissimo rischio e non vuole giocarsi la faccia, nè il suo futuro politico... Non può essere il governo di quelli all'ultimo giro», riferiscono. Anche personalità di primissimo piano, come Massimo D'Alema, potrebbero non rientrare in questo schema. Sebbene, fanno sapere fonti Pd, anche lo stesso presidente Giorgio Napolitano vedrebbe di buon occhio un ruolo per l'ex-presidente del Copasir nel governo Letta. Magari con un ritorno di D'Alema alla Farnesina. Tuttavia, il piano 'generazionalè in questo caso va appunto a confondersi con quello degli equilibri nella squadra di governo: se c'è D'Alema, allora il Tesoro deve andare al Pdl, avrebbe alzato la posta oggi Berlusconi, mettendo se stesso in campo. Troppo. «I leader si tengano fuori», ha avvertito in serata Mario Monti che stamattina ha avuto un lungo colloquio a palazzo Chigi con Letta. La quadratura del cerchio, stasera, ancora è da trovare. «È ancora lunga, come sempre quando si arriva agli ultimi dettagli...», spiegano fonti parlamentari del Pd.
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