Stavano sradicando un albero secolare
Architetto e operaio morti sotto la quercia

Stavano sradicando un albero secolare Architetto e operaio morti sotto la quercia
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Giovedì 20 Novembre 2014, 20:13 - Ultimo aggiornamento: 21:38
CREMONA - Sono morti schiacciati sotto un albero che stavano cercando di sradicare. Era una quercia secolare piegata dagli anni e dalle intemperie che rischiava di abbattersi sul tetto della villa Stringa, di proprietà privata, da tempo disabitata ma non in stato d'abbandono, circondata da un vastissimo parco.



La storica dimora sorge alle porte dell'abitato di Casale Cremasco Vidolasco, nel Cremonese. Tutto è successo intorno alle 16 di oggi. Achille Grazioli e Giambattista Lupo Stanghellini, entrambi di Bagnolo Cremasco (Cremona), sono stati travolti dalla pianta. Grazioli aveva 67 anni, era architetto e viveva con la moglie Giovanna a Bagnolo, dove si trova la sede anche lo studio associato nel quale lavorava.



La tragedia si è consumata sotto gli occhi del figlio del professionista, Filippo, collega del padre nel suo studio professionale. Stanghellini, operaio in pensione, aveva 69 anni. I due uomini erano amici e badavano alla manutenzione della villa. Quella grossa pianta, alta oltre una decina di metri, era diventata un pericolo: si era inclinata al punto che rischiava di abbattersi sul tetto di un cascinale limitrofo. Perciò era maturata nei proprietari della villa la decisione di intervenire.



Grazioli si occupava degli interventi di manutenzione della prestigiosa residenza. E lo aiutava il suo compaesano, ex muratore, il quale svolgeva lavori di giardinaggio nel parco della casa in cui visse il pittore Ugo Stringa. I due stavano armeggiando attorno alla quercia quando sono rimasti vittime del crollo. Il tronco era appena stato imbragato con dei cavi metallici per guidarne la discesa a terra dopo il taglio alla base. Nel corso della caduta, alcuni grossi rami hanno colpito alla testa i due uomini che, pur fuggendo, non sono riusciti a mettersi al riparo dietro il fusto di un altro albero al quale avevano agganciato le funi di ancoraggio.



A tentare di rianimare il padre e il suo amico e a dare l'allarme è stato il figlio dell'architetto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e gli operatori del 118, compreso un equipaggio dell'elisoccorso di Bergamo. Ma quando è arrivata l'eliambulanza i due erano già deceduti.




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