Perugia e Assisi sono i «luoghi che più di ogni altro hanno dato forza e voce alla domanda popolare di pace e di giustizia, di disarmo e nonviolenza».
«Il pericolo che avanza sul piano mondiale - sottolinea Lotti in una nota - è grande e nessuno sarà in grado di proteggerci se, noi per primi, non sapremo costruire una politica davvero nuova: una politica di pace. Papa Francesco ha evocato un mondo in guerra dove si commettono le più spaventose crudeltà contro bambini, donne, uomini e intere popolazioni. Ha sollecitato l'intervento immediato della tanto bistrattata organizzazione delle Nazioni Unite, ha ricordato il dovere della comunità internazionale di proteggere i più vulnerabili, ha messo all'indice l'interventismo armato di questo o quel governo che pretende di fare da solo per i propri interessi, ha condannato ancora una volta il
disastroso metodo della guerra e dei bombardamenti ma ha anche messo in gioco sè stesso. Di questa lezione dobbiamo far tesoro tutti ma perchè non sia solo un auspicio dobbiamo cominciare noi».
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