Zaidane, arrivato a piedi in Italia dal Bangladesh, entra in coma e muore: i suoi organi salvano la vita di Paola

Non è stato semplice rintracciare la famiglia, ma i medici del Niguarda sono riusciti a contattare la sorella e avere il consenso al prelievo degli organi

Zaidane, arrivato a piedi in Italia dal Bangladesh, entra in coma e muore: i suoi organi salvano la vita di Paola
Zaidane, arrivato a piedi in Italia dal Bangladesh, entra in coma e muore: i suoi organi salvano la vita di Paola
di Redazione web
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Lunedì 25 Marzo 2024, 18:39

Zaidane era bengalese, aveva 38 anni ed era partito a piedi dal suo Paese, attraversando parte del Medio Oriente e dei Balcani, per arrivare in Lombardia un anno fa. Paola, 50 anni, è affetta da una malattia rara ma devastante che la costringeva alla dialisi e aveva portato il suo fegato a pesare più di 10 chilogrammi. I nomi sono di fantasia, ma le loro storie, più vere che mai, si sono incrociate all'ospedale Niguarda di Milano. E se Zaidane è morto di una grave patologia scoperta dopo essere arrivato in Italia, Paola ora potrà vivere meglio grazie ai suoi organi.

Zaidane aveva trovato un lavoro e una vita nuova, ma non sapeva di avere una grave ipertensione che gli ha provocato una vasta emorragia cerebrale che lo ha portato in coma profondo irreversibile.

Non è stato semplice rintracciare la sua famiglia, ma i medici dell'ospedale milanese sono riusciti a contattare la sorella in patria e ad aiutarla a superare la burocrazia e le difficoltà per il viaggio. Ha raggiunto il fratello e, insieme al resto della famiglia, ha dato il consenso al prelievo degli organi.

Negli stessi giorni era ricoverata anche Paola. A causa della policistosi epato-renale ha perso il rene destro ed era costretta alla dialisi 3 volte alla settimana. Il suo fegato, provato dalla patologia, è arrivato a pesare oltre 10 chili. In un doppio intervento le sono stati trapiantati il fegato e un rene del migrante deceduto e ora la sua vita potrà essere migliore.

«Sono stati proprio il fegato e il rene di Zaidane a salvare la vita alla paziente - spiega Luciano De Carlis, direttore della Chirurgia Generale e dei Trapianti di Niguarda - perché la loro compatibilità era perfetta». Prima è stato trapiantato il fegato e dopo 52 ore anche il rene, ed entrambi gli interventi sono stati coronati da successo. «Ora Paola sta bene, è già uscita dalla Rianimazione e potrà tornare presto alla vita di tutti i giorni, ma soprattutto non dovrà più ricorrere alla dialisi». 

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