Padre spara sette colpi di fucile
alla figlia, poi tenta di impiccarsi

Teolo. Padre spara due colpi di fucile alla figlia, poi tenta di impiccarsi
Teolo. Padre spara due colpi di fucile alla figlia, poi tenta di impiccarsi
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Mercoledì 31 Luglio 2019, 09:35 - Ultimo aggiornamento: 12:35

TEOLO - Ieri sera, verso le ore 21, i Carabinieri della Compagnia di Abano Terme sono intervenuti a Teolo (Padova), dove risiede una famiglia alle cui dipendenze lavora una ragazza 26enne, cingalese, che svolge l’attività di badante.

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Poco prima il padre di quest’ultima, Naththandige Fernando Mervin Maxi Thushara, 46enne originario dello Sri Lanka, residente a Padova, incensurato, anche lui proveniente dallo Sri Lanka  l’aveva raggiunta in casa e le aveva sparato, sette colpi, con un fucile da caccia calibro 9, colpendola al volto e ad un braccio. Subito dopo aveva rivolto l’arma verso se stesso e aveva fatto fuoco, ferendosi al volto. Non essendo riuscito nell’intento di farla finita, si era procurato un laccio e aveva tentato di impiccarsi ad una trave della tettoia dell’abitazione.

Il pronto intervento dei militari accorsi ha consentito di recidere il laccio e adagiarlo a terra in attesa dei soccorsi che, dopo avere stabilizzato i due congiunti, li hanno trasportati all’ospedale di Padova, dove sono ricoverati in gravi condizioni.

Non si conosce ancora esattamente quale possa essere stato il movente che ha spinto l’uomo a compiere il gesto violento nei confronti della figlia. L’uomo, come disposto dal Pubblico Ministero di turno alla Procura della Repubblica di Padova, è stato arrestato per il delitto di tentato omicidio ed è piantonato in ospedale dai Carabinieri.

COSA E' ACCADUTO - LA RICOSTRUZIONE
Il padre della ragazza, che svolge l’attività di collaboratore domestico in un altro comune, armatosi di un fucile da caccia calibro 9 sottratto al proprio datore di lavoro che lo deteneva legalmente, si era diretto verso le Terme e, dopo avere parcheggiato la propria autovettura poco distante dall’abitazione dove la figlia 26enne svolgeva l’attività di badante, l’aveva raggiunta, le aveva esploso contro alcuni colpi d’arma da fuoco (a terra verranno rinvenuti ben sette bossoli). Il movente del delitto è probabilmente riconducibile alla relazione che la ragazza da qualche tempo aveva iniziato con un connazionale conosciuto in chat e che il genitore fortemente osteggiava

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