Isis, l'esercito siriano riprende il pieno
controllo di Palmira con l'aiuto dei russi

Isis, l'esercito siriano riprende il pieno controllo di Palmira con l'aiuto dei russi
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Domenica 27 Marzo 2016, 10:57
DAMASCO - Le forze governative siriane, appoggiate dai raid russi, hanno ripreso il «pieno controllo» di Palmira, la città in mano all'Isis dal maggio 2015 che ospita il sito archeologico d'epoca romana patrimonio Unesco. Lo riferiscono la tv di Stato siriana citando fonti militari e gli attivisti dell'Osservatorio per i diritti umani che parlano anche di diversi morti tra gli estremisti.

Oltre 200 raid aerei russi e governativi siriani sono stati compiuti nelle ultime ore sulla città. Secondo fonti locali, «i bombardamenti non risparmiamo abitazioni civili» e «numerosi edifici sono in fiamme in città». Fonti lealiste riferiscono dell'ingresso di miliziani filo-iraniani Hezbollah nei quartieri occidentali di Palmira, da dove si sono ritirati i jihadisti. La tv iraniana in arabo al Mayadeen afferma che i governativi sono riusciti a tagliare la via di rifornimento per l'Isis tra Palmira e Raqqa, roccaforte jihadista nel nord del Paese.

Crocevia di commerci tra Roma e Oriente. La città di Palmira è una delle più antiche della regione. Le notizie sulla sua esistenza risalgono al XIX secolo a.C. quando era conosciuta e citata negli antichi documenti con il nome di Tadmor o Tamar, come è chiamata nella Bibbia che la ricorda come fortificata da Salomone. Per oltre un millennio, però, sulla città cala il silenzio, fino alla conquista da parte dei Seleucidi che, nel 323 a.C. prendono il controllo della Siria. Palmira si mantiene indipendente fino a circa il 19 a.C., nonostante il Paese fosse ormai nelle mani dei Romani. È sotto il regno di Tiberio e poi di Nerone che la città viene annessa all'Impero.
Plinio il Vecchio ne racconta le ricchezze del suolo e l'importanza che essa ricopre all'epoca nei commerci tra Roma e l'Oriente, soprattutto Cina, India e Persia. Nel II secolo d.C. Adriano la visita e la proclama città libera, dandole il nome di Palmira Hadriana. Tra la fine del II e l'inizio del III secolo, Settimio Severo o il suo successore, il figlio, Caracalla, concede a Palmira lo statuto di città libera. (segue) (Rak/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 26-MAR-16 16:04 NNN SIRIA: PALMIRA, CROCEVIA DI COMMERCI TRA ROMA E ORIENTE/SCHEDA (2) = (AdnKronos/Aki) - È nel III secolo che la città diventa famosa sotto il regno della regina Zenobia e del figlio Vaballato, che sognano di formare un impero d'Oriente da affiancare a quello di Roma. La mitica regina, infatti, inizia a ribellarsi al potere della città eterna e conquista Egitto, Palestina e Arabia, spingendosi fino alla Cappadocia e alla Bitinia. Ma la proclamazione di Aureliano a imperatore pone fine alle ambizioni di Zenobia e del figlio. Palmira viene conquistata, abbandonata e diventa base militare per le legioni romane. Dopo un periodo di nuova fioritura con l'impero bizantino, la città va in rovina sotto il dominio arabo. Dal punto di vista archeologico, è ricca di necropoli, santuari, terme e ha un museo, fondato nel 1961, che custodisce reperti di altissimo valore.
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