Si scatta un selfie con lividi e sangue ogni volta che il compagno la picchia: le 200 foto che incastrano il medico della Asl

L'insegante 33enne ha subito le violenze per 16 mesi. Nel 2022 aveva sporto denuncia ma era stata costretta a ritirarla

Picchiata dal compagno, ogni volta si scatta un selfie di lividi e sangue: le 200 foto che incastrano il medico della Asl
Picchiata dal compagno, ogni volta si scatta un selfie di lividi e sangue: le 200 foto che incastrano il medico della Asl
di Redazione web
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Venerdì 5 Aprile 2024, 13:33

Ogni calcio, schiaffo o pugno, un livido. Ogni livido, un selfie. Fino ad arrivare a duecento. Tante sono le foto accortamente cancellate dal telefono e riversate in un dvd che ha raccolto una insegnante napoletana di 33 anni e che hanno incastrato il suo ex compagno. La donna ha saputo trasformare ogni atto di violenza subito in una prova tangibile contro il suo aguzzino Antonio Ferro Del Giudice, un medico dell’Asl di Napoli di 47 anni. Con forza e deteminazione, nonostante il sangue, i graffi, le tumefazioni, ha sempre ricordato di scattare una foto. Anche quando le botte arrivavano alle spalle, anche durante l'ultima violenza subita. 

L'ultima violenza

La sera della denuncia segna la fine di un lungo calvario. Come la vittima ripercorre sul Corriere della Sera: «Mercoledì sera siamo usciti, quando mi ha riaccompagnata a casa mi ha chiesto se volesse ritornare con lui, ma gli ho detto di no. Allora mi ha sferrato il primo schiaffo in pieno viso». Seguono ore di terrore. Lei riesce a rientrare in casa della madre, dove è tornata a vivere dal novembre 2023, ma lui non si rassegna e comincia a battere alla porta fino a quando le due donne non decidono di aprire.

La 33enne viene picchiata fino a quando non perde i sensi, la madre che ha provato a difenderla viene minacciata di morte e schiaffeggiata. Intorno alla mezzanotte, un vicino chiama i carabinieri allarmato dalle urla. Quando i militari arrivano sul posto, arresta il medico in flagranza.

La denuncia

La vittima, trasportata in pronto soccorso, si ritrova con una prognosi di quaranta giorni, e il suo corpo parla con la voce che lei non è mai riuscita a tirare fuori: quei segni raccontano una violenza sopportata per troppo tempo, e che il Comandante della stazione di Capodimonte l'ha convinta a raccontare. La giovane insegnante, aveva conosciuto Antonio nel 2022 e aveva già presentato una denuncia per maltrattamenti l'anno seguente, ritirata sotto la pressione di lui e della sua famiglia. Anche durante l'ultima violenza è riuscita a girare un video di pochi secondi, ma dal contenuto inequivocabile. 

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