Scontrini folli, aiuta moglie del sindaco con l'auto dopo l'incidente e le chiede 10 euro: «Il tempo è denaro»

Il fatto denunciato dallo stesso primo cittadino di Spresiano. Protagonista un benzinaio: un suo lavoratore aveva dato una mano alla donna con una leva

Scontrini folli, aiuta moglie del sindaco con l'auto dopo l'incidente e le chiede 10 euro: «Il tempo è denaro»
Scontrini folli, aiuta moglie del sindaco con l'auto dopo l'incidente e le chiede 10 euro: «Il tempo è denaro»
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Domenica 27 Agosto 2023, 10:06 - Ultimo aggiornamento: 10:10

Dieci euro perché un suo lavoratore aveva dato una mano con una leva subito dopo un incidente stradale. È quanto chiesto dal proprietario di un distributore intervenuto in seguito al tamponamento che giovedì ha coinvolto la moglie di Marco Della Pietra, sindaco di Spresiano. «Il tempo è denaro» ha detto il titolare.

Gli sono stati dati 10 euro. Ma per il primo cittadino è stata «una cosa di una bassezza indefinibile». E il giorno dopo è andato personalmente dal proprietario chiedendo almeno lo scontrino: «Gli ho detto che ognuno fa i conti con la propria coscienza e che di certo non ero andato lì per riavere i soldi - spiega - però lo scontrino sì, quello lo volevo. Perché passi che sei un uomo infimo, ma almeno Iva e tasse le paghi». È stato lo stesso sindaco a raccontare sui social l’accaduto, oscurando nome e indirizzo del distributore. «Ma dove andremo a finire? -si chiede- ero molto indeciso se scrivere o meno il post perché negli ultimi tempi il tema “scontrini” ha creato non poche polemiche, ma alla fine credo sia giusto farlo».


IL CASO
Il riferimento è ad esempio ai 2 euro messi in conto da un bar sul lago di Como per aver tagliato a metà un toast. Mentre nella Marca stanno infuriando le polemiche su un cliente che ha preso per il collo una barista di Cornuda dopo essersi accorto che nello scontrino c’erano anche 0,50 euro di commissione per il pagamento con il Pos. Ma andiamo con ordine. La moglie di Della Pietra era assieme alla figlia di 4 anni quando è stata tamponata all’altezza del distributore. Niente di grave, per fortuna.

Al momento di ripartire, però, ci si è accorti che il paraurti posteriore toccava la ruota. Il suocero della donna, che era arrivato per portare il modulo della constatazione amichevole, prima ha cercato di sistemare il paraurti con le mani e poi ha chiesto a un lavoratore del distributore se gli prestava qualcosa per fare leva. Quest’ultimo è intervenuto direttamente: in due minuti ha spostato il paraurti. Sembrava tutto a posto. Senza chiedere nulla: «Si figuri, se non ci si aiuta in queste occasioni». È stato a quel punto che è arrivato il proprietario del distributore chiedendo di essere pagato. «Mia moglie e mio padre Inizialmente credevano scherzasse - racconta il sindaco - ma quando hanno capito che era serio, interdetti, hanno allungato 5 euro a testa al signore, tra lo stupore del dipendente e di alcune persone che avevano assistito alla scena».


LA RABBIA
Il giorno dopo Della Pietra è andato dal titolare del distributore «manifestando tutto il dissenso in ordine al suo comportamento». E parallelamente gli ha chiesto lo scontrino, alla fine emesso sotto la voce lavaggio auto esterno. «Gli ho chiesto se fosse stato il caso di chiedere dei soldi in quella situazione e a quelle persone -rivela il sindaco - eticamente la ritengo proprio una cosa di una bassezza indefinibile. Inqualificabile proprio». Il titolare si è difeso dicendo che il dipendente aveva perso del tempo e gli aveva prestato la leva. «Pensa te. A una donna con una bimba di 4 anni e un signore di 75 che, sudato fradicio, tentava di sistemare un paraurti a mano lui, persona dall’animo nobile, aveva prestato la leva e aveva altresì impegnato parte della sua forza lavoro per aiutare i malcapitati. Due minuti. Totale: 10 euro - conclude Della Pietra con una buona dose di sarcasmo - So benissimo che la stragrande maggioranza dei benzinai mai si sarebbe comportata come questo tizio e mi spiace molto che all’interno della categoria ci siano persone di questo tipo che, ovviamente, ledono la reputazione anche di chi si comporta correttamente. E magari la fanno sempre franca perché nessuno dice nulla. Stavolta anche no».

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