Papa Francesco torna a mettere in guardia l'Europa da una cultura di stampo egoista che porta a negare la vita con l'eutanasia e l'aborto e a «confondere bambini e cagnolini», mettendoli quasi sullo stesso piano: «questa confusione ci dice qualcosa di brutto».
«Chi presta ascolto al gemito degli anziani soli che, anziché esser valorizzati, vengono parcheggiati, con la prospettiva falsamente dignitosa di una morte dolce, in realtà più salata delle acque del mare? Chi pensa ai bambini non nati, rifiutati in nome di un falso diritto al progresso, che è invece regresso nei bisogni dell'individuo?Oggi abbiamo il dramma di confondere i bambini con i cagnolini...».
L'accostamento tra i bambini e gli animali domestici non è nuovo, stavolta Bergoglio lo ha fatto mentre parlava di migrazioni al palazzo del Pharo, a Marsiglia, davanti al presidente Macron e ad esponenti dell'Unione Europea. Ieri, arrivando in Francia, si era commosso in volo davanti alla foto di un bambino camerunense sbarcato a Lampedusa su un barchino con la mamma.
Nel denunciare i «porti mediterranei» che «si sono chiusi» forse pensava proprio a quel viso, mentre ha aggiunto a braccio di quando in piazza san Pietro, durante una udienza, è stato avvicinato da una donna che dentro una specie di passeggino aveva il suo cagnolino.
L'episodio è lo stesso raccontato anche mesi fa, mentre si trovava agli Stati Generali della Natalità, all'auditorium della Conciliazione.
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