Sofia Castelli, l'ex fidanzato killer era nascosto in un armadio prima di ucciderla. «Credeva tornasse con un uomo»

Dopo la serata la ragazza in realtà è rientrata con un'amica ma i piani dell'assassino non sono cambiati: avrebbe preso un coltello da cucina, sarebbe andato in camera da lei e l'avrebbe uccisa nel sonno con le coltellate al collo

Sofia Castelli, l'ex fidanzato Killer era nascosto in un armadio prima di ucciderla. «Credeva tornasse con un uomo»
Sofia Castelli, l'ex fidanzato Killer era nascosto in un armadio prima di ucciderla. «Credeva tornasse con un uomo»
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Lunedì 31 Luglio 2023, 08:37

Aveva sottratto un mazzo di chiavi, per introdursi nell'appartamento di nascosto. Prima del ritorno della ex fidanzata Sofia Castelli, il killer Zakaria Atqauoi si è nascosto in un armadio, convinto che lei sarebbe rientrata a casa dalla serata in discoteca con un altro ragazzo. Quando però la giovane 20enne ha fatto rientro nella casa casa di corso Roma, a Cologno Monzese, con un'amica, i suoi piani non sono cambiati: avrebbe preso un coltello da cucina, sarebbe andato in camera da lei e l'avrebbe uccisa nel sonno con le coltellate al collo. Solo l'autopsia chiarirà se Sofia ha cercato di difendersi oppure se è morta subito dopo i colpi dell'ex fidanzato. Che sarà ascoltato oggi o al massimo martedì per l'interrogatorio di garanzia. 

Il mazzo di chiavi: cosa non torna

Dipenderà anche dal mazzo di chiavi la gravità delle accuse per Zakaria Atqaoui. Gli inquirenti in queste ore stanno vagliando le dichiarazioni rese dal reo confesso e gli accertamenti effettuati nell'abitazione della vittima. Gli esiti potrebbero valere al 23enne l'aggravante della premeditazione. Nella ricostruzione fatta dall’assassino ai carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni, il mazzo di chiavi sarebbe stato sottratto il giorno prima. Come racconta il Corriere della Sera, Zakaria si sarebbe presentato a casa di Sofia, con la scusa di portarle qualcosa da mangiare.

In quell’occasione i due avrebbero discusso l’ultima volta e lui ne avrebbe approfittato per recuperare di nascosto il mazzo di chiavi. 

La serata in discoteca e il movente

Ciò che è certo è che Sofia sabato sera è andata in discoteca con alcune amiche, una delle quali è rientrata a casa con lei per poi fermarsi a dormire, poco prima delle sei del mattino. Le storie pubblicate su Instagram da Sofia potrebbero aver svelato all'ex fidanzato tutti i suoi spostamenti durante la serata e la notte. Il movente è probabilmente l'incapacità di accettare la fine della relazione che, dopo qualche mese di crisi, si era definitivamente conclusa per volere della vittima. Amici e conoscenti, soprattutto sui social media ma anche davanti al cancello della casa, hanno lasciato decine di messaggi di ricordo, dolore e rabbia, che ricordano Sofia come una ragazza impegnata, dolce, desiderosa di costruirsi un futuro tra gli studi all'università e un lavoro in un supermercato. Ieri sarebbe dovuta essere una giornata di gioia: la giovane era attesa in Sardegna per i festeggiamenti del 50mo anniversario di nozze dei suoi nonni, ma la sua famiglia ha abbandonato tutto per tornare indietro appena appresa la notizia.

Quella stessa famiglia, mamma, papà e fratellino, che per quasi due anni ha ospitato in casa Zakaria Atqaoui, un giovane trattato come fosse un secondo figlio, anche se agli amici di Sofia non è mai piaciuto. «Ce lo devono lasciare due minuti», le frasi pronunciate dagli amici della vittima, che si sono appostati a lungo fuori dalla caserma dei carabinieri dove il 23enne è stato portato ieri. «Un giovane ragazzo molto provato», lo ha definito il suo avvocato Marie Louise Mozzarini, che ha spiegato che Atqaoui «ha risposto alle domande del magistrato ed è stato molto collaborativo» durante il primo interrogatorio.

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