Ilaria Capua: «La terza ondata ci sarà, è naturale: dicembre e gennaio saranno mesi terribili»

Ilaria Capua: «La terza ondata ci sarà, è naturale: dicembre e gennaio saranno mesi terribili»
Ilaria Capua: «La terza ondata ci sarà, è naturale: dicembre e gennaio saranno mesi terribili»
di Simone Pierini
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Mercoledì 9 Dicembre 2020, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 13:10

«La terza ondata della pandemia ci sarà, è naturale. Dicembre e gennaio saranno mesi terribili per tanti motivi». Sono le parole della professoressa Ilaria Capua, direttrice dell'UF One Health Center, che a DiMartedì ha fatto il punto sull'emergenza coronavirus. «Siamo in una fase di stabilizzazione, i dati ci confortano. L’obiettivo deve essere quello di tenere le persone fuori dagli ospedali. Dobbiamo arrivare ad avere zero pazienti covid in ospedale», ha detto.

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VACCINAZIONE IN GRAN BRETAGNA

Nel Regno Unito è partita la campagna di vaccinazione. «Siamo in una maratona, dobbiamo vaccinare prima medici, infermieri e persone fragili.

Il virus continuerà a circolare, perché stiamo abbassando la curva ma non la stiamo azzerando. Se arriviamo a vaccinare le fasce da proteggere prima dell’estate avremo fatto tantissimo», ha affermato.

 
 

TERZA ONDATA

Il virus, ha sostenuto la Capua, è sostanzialmente sempre lo stesso. «I piccoli aggiustamenti che il virus fa su stesso non sono rilevanti se non per chi passa la vita a studiarlo. L’obiettivo del virus è continuare a correre, per questo è così importante il vaccino per rallentarne la corsa», ha detto. Si parla di un'ipotetica terza ondata della pandemia all'inizio del 2021. «La terza ondata è naturale che ci sarà, ma la potenza di questa ondata sarà attutita da quello che avremo imparato. Dicembre e gennaio saranno mesi terribili per tanti motivi, negli Stati Uniti ad esempio si prevedono gli effetti dei movimenti che hanno caratterizzato il Giorno del Ringraziamento», ha spiegato. «Il periodo invernale è sempre complesso per la sanità, l'obiettivo deve essere quello di tenere le persone fuori dagli ospedali».

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