ISOLA DEL GRAN SASSO - Anziana muore nell'incendio della sua casa in Abruzzo cercando di salvare la figlia e, dopo aver messo il marito al sicuro dalle fiamme. Intossicati e ricoverati i familiari. La vittima è Maria Pia Merletti di 81 anni. La tragedia si è consumata in un appartamento al primo piano di via San Gabriele, non lontano dal santuario, ad Isola del Gran Sasso. Sulla vicenda la procura di Teramo ha aperto un fascicolo. Le fiamme, stando a quanto si apprende dalle forze dell'ordine che hanno fatto i primi rilievi, hanno avuto origine dal tinello, molto probabilmente a causa di un corto circuito. Poi il fuoco è subito divampato con vigore creando una grande quantità di fumo, perché sia le pareti che il soffitto erano rivestiti in legno.
I tre al momento in cui si è accesso l'innesco dormivano.
L'intervento dei vigili del fuoco è stato celere perché si trovano a pochi chilometri di distanza per un intervento in località di Ornano. Appena giunti sul posto hanno raggiunto l'appartamento percorrendo la scala esterna, dove hanno incontrato l'anziano di 85 anni e la figlia. Una volta all'interno dell'alloggio hanno individuato il corpo dell'anziana riverso sul pavimento del corridoio. La donna è stata portata rapidamente fuori dalla casa dove il personale sanitario ha provveduto ad eseguire le manovre di rianimazione, senza esito, pertanto non hanno potuto far altro che constatare la morte. I pompieri successivamente hanno provveduto ad estinguere completamente le fiamme e arieggiare i locali, mettendo in sicurezza gli impianti danneggiati dal calore sviluppato dall'incendio.
L'anziano e la figlia, che hanno respirato del fumo prima di uscire dall'appartamento, sono stati soccorsi dal personale sanitario e trasportati con le ambulanze all'ospedale Mazzini di Teramo per gli accertamenti del caso. Poi sono stati ricoverati e al momento sono sotto osservazione. Le loro condizioni non sono state ritenute gravi. Il pm di turno Francesca Zani ha disposto il trasferimento del corpo dell'81enne all'obitorio del Mazzini per l'ispezione cadaverica. Accertato che sul corpo non sono state trovate ferite, per cui la causa della morte sarebbe da ricondurre ad asfissia per i fumi sprigionati dall'incendio, ha firmato l'autorizzazione alla restituzione della salma alla famiglia per la sepoltura. Comunque è stato aperto un fascicolo contro ignoti per cercare di capire da dove è scaturito l'incendio e le condizioni dell'impianto elettrico.