Tre fratellini rompono il salvadanaio e scrivono a Zaia: «Ecco i nostri soldini per gli ospedali»

Tre fratellini rompono il salvadanaio e scrivono a Zaia: «Ecco i nostri soldini per gli ospedali»
Tre fratellini rompono il salvadanaio e scrivono a Zaia: «Ecco i nostri soldini per gli ospedali»
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Mercoledì 8 Aprile 2020, 17:27 - Ultimo aggiornamento: 18:10

«Caro governatore Luca Zaia, sono una bambina di 8 anni e vivo a Spresiano. Poche settimane fa sono stata operata alle tonsille e i medici mi hanno fatto colorare e ridere, facendomi passare la paura. Sono stati bravissimi, e quindi ho deciso, assieme ai miei due fratellini di 4 e due anni di rompere il nostro salvadanaio e donare agli ospedali più in difficoltà quei soldini».

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È la lettera, corredata da un disegno, che il presidente del veneto Luca Zaia ha voluto leggere davanti ai giornalisti, come testimonianza della generosità nelle donazioni alla Regione per l'emergenza Coronavirus.

«Sono 375 euro mandati per posta - ha aggiunto Zaia - la busta è arrivata ieri per assicurata. Noi faremo il versamento a nome loro, e poi manderemo la ricevuta ai bambini. Ce ne sono tanti, ne leggerò altre, ci sono bambini che hanno rinunciato all'uovo di Pasqua. È venuta fuori una civiltà di questo popolo veneto che è unica».

Zaia ha quindi riferito che alla Regione sono giunte 29.058 donazioni per un controvalore che supera i 30 milioni di euro. «Ne abbiamo spesi 100 - ha chiosato - per cui se qualcuno vuole donare, vanno semplicemente a pagare respiratori, terapie intensive, monitor, caschi per respirazione, mascherine, dispositivi e quant'altro».

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