Il coronavirus? «Più ci pensi, più ti senti male, più ci pensi, più il virus lo fai arrivare. Perché se deve arrivare arriva, inutile pensarci e stare male prima. Lo so che la situazione è seria.
Agli anziani dico: fate come me, mangiate, bevete, e non vivete con l'ansia! Io ascolto tutte le orchestre in televisione, poi viene ir mi nipote, lui sona la chitarra, e io canto “quanno mamma t’ha t’ha fatto!”».
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Giovanna Capobianco, nata a Sora, ma da tanti anni a Pisa, vive sola nella sua fattoria. Un vecchietto è andata a trovarla per confidarle le sue paure. «Mi fa: oh Giovanna, io tutte le sere vado a letto pensando chissà, domani mi sentirò male? Ormai è il mio primo pensiero il virus appena mi sveglio, anche te ci pensi appena ti alzi? Gli ho risposto: ma senti, il mio primo pensiero appena mi sveglio è dare da mangiare ai polli e ai conigli! Un altro mi ha chiesto: ho male allo stomaco, sarà il virus?. E io: No, quella è la roba scaduta che ti fa mangià la tu moglie perché un la vole buttà via!».
«Gli anziani devono pensare di essere più forti del virus, non devono farsi abbattere. Meglio bere un bel bicchiere di vino. Io c’ho da campà fino a 100 anni. Non bisogna avere paura di morire, vivete. Se il virus arriva? Lo combatterò!».