SANTIAGO DEL CILE - Un forte terremoto è stato avvertito a Santiago e in altre parti della zona centrale del Cile. Secondo i primi dati, la scossa ha avuto un'intensità pari a 7,2 gradi Richter.
La scossa è stata molto lunga, con movimenti oscillatori, e l'epicentro è stato localizzato nella regione del Coquimbo, a circa 400 km a nord della capitale, a soli 11 metri di profondità. Dopo successivi approfondimenti, la Protezione civile cilena ha abbassato la magnitudo a 6.8 mentre per le rilevazioni del Servizio geologico degli Usa la potenza del sisma si è attestata a 8.3
«Il terremoto ha reso indispensabile un'evacuazione preventiva lungo tutta la costa del paese», ha detto alla stampa il ministro cileno degli Interni, Jorge Burgos, sottolineando che la scossa «ha raggiunto gli 8 gradi della scala Richter».
I morti causati dal terremoto sono tre.
Dopo le forti scosse di terremoto avvenute, alla Serena, località a 470 km al nord di Santiago, sono arrivate onde alte quattro metri. Lo rendono noto le autorità. Lo stesso è successo anche nel balneario di Pichidangui, 270 km a nord della capitale, dove il mare si è raccolto per circa 300 metri.
Il terremoto è stato distintamente avvertito anche in Argentina. La scossa è stata avvertita in diverse regioni del paese (Mendoza, San Juan, Catamarca, sulla frontiera con il Cile) oltre a Cordoba e in diversi quartieri di Buenos Aires, tra l'altro a Palermo, Belgrano, Boca e in pieno centro della città.
Nella capitale, gli abitanti dei piani più alti di molti edifici hanno visto i lampadari muoversi e hanno lasciato le proprie abitazioni. In modo preventivo le autorità hanno fatto evacuare la Ciudad universitaria, a nord della città. Nella città di Mendoza, non lontana dalla cordigliera delle Ande, è stato d'altra parte chiuso l'aeroporto.