RICCIONE - «Facco fatica ancora a crederci eppure è andata davvero così: una sconfitta umana». Thomas Calegari, 31 anni, gioca a basket nei Dolphins Riccione. Nel suo curriculum figurano anche esperienze in serie B e C. Qualche sera fa, sul campo del Cesena, in una partita del campionato di Serie D è stato costantemente bullizzato e offeso per il suo aspetto fisico da alcuni "tifosi" isolati. Un body shaming che, dopo il suo post-sfogo su Facebook, ha portato la società cesenate a scusarsi ufficialmente. Contestualmente sono arrivati i provvedimenti della giustizia sportiva. Anche la sindaca e l'assessore di Riccione hanno voluto testimoniare la loro vicinanza all'atleta invitandolo in Comune.
Il post
«Dopo anni, di partite, campionati, tornei... di vario livello ho incontrato di nuovo il razzismo - aveva scritto Thomas su Facebook, 4 giorni fa, dopo la partita -. Il tifo contro è bello, fa colore, fa casino, rende l’atmosfera ancora più bella, rende una partita basket, anche una partita brutta di serie d. Eppure sentire (molteplici, forse infinite) offese sull’aspetto fisico, anche pesanti e innovative, per quanto becere e di cattivo gusto...
Il ringraziamento
«Ci tenevo a ringraziare pubblicamente il sindaco di Riccione Daniela Angelini e l’assessore allo sport Simone Imola per l’invito e per la bellissima chiacchierata - ha scritto oggi -. Abbiamo parlato di questo “fenomeno” ormai tristemente noto e diffuso; e di quanto lo Sport in generale, deve essere un’arma importante per controbatterlo .
Sperando che questo mio “sfogo” possa dare coraggio e manforte a tutte quelle persone che subiscono o hanno subito queste cattiverie».