La piccola Sara (nome di fantasia) viveva come nella favola di Cenerentola, così come è stata battezzata l'operazione condotta dai Carabinieri.
Erano all'ordine del giorno frasi rivolte alla piccola, come «che quel cibo possa essere veleno per te», «stupida orfana», «ti carico in macchina e ti butto come immondizia» o «ti porto in montagna e ti faccio mangiare da lupi e cinghiali». E poi giù botte. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Asti, Donatella Masia, erano partite da una segnalazione della scuola che frequentava la piccola Sara dove avevano notato i lividi sulle braccia della bambina. Per i due, lui in carcere a Quarto d' Asti e lei a Torino, gli arresti sono già stati convalidati dal gip Marco Dovesi.