Cristiano, ucciso a 13 anni schiaciato
dal muletto per un gioco estremo

Cristiano Lucchini
Cristiano Lucchini
di Igor Petruccioli
1 Minuto di Lettura
Martedì 18 Settembre 2018, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 12:06

VENEZIA - Sono entrati nel cantiere chiuso per praticare il parkour, quella disciplina metropolitana che consiste nel superare gli ostacoli urbani con i salti e le acrobazie. E da quel tipo di performance atletica sono poi passati ad un altro tipo di evoluzione estrema, troppo pericolosa per due tredicenni: mettersi al volante di un muletto capace di sollevare quintali di peso, che purtroppo si è capovolto sopra ad uno di loro. Così Cristiano Lucchini, 13 anni, veneziano di Castello, ha perso la vita domenica sera nel cantiere Boscolo Bielo alla Marittima di Venezia: schiacciato da quel macchinario che aveva provato a guidare per gioco, sotto gli occhi dell'amico fraterno di appena 10 mesi più grande, che ha assistito alla terribile scena. Doveva essere una bravata e niente di più, forse una sfida, come quella del parkour che appassionava i due adolescenti. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA