La Regione riconsegna la spiaggia a due circoli sportivi. Ragn'a vela e La Mareggiata potranno avere il rimessaggio

Il circolo Ragn'a vela
Il circolo Ragn'a vela
di Alessandra Clementi
3 Minuti di Lettura
Venerdì 19 Marzo 2021, 07:40

SAN BENEDETTO - Anche il Circolo Ragn’a vela e il Club La Mareggiata avranno le loro spiagge per il rimessaggio dei natanti. L’assessore regionale al bilancio Guido Castelli è riuscito a sciogliere un nodo che da tempo aveva impedito ai due circoli nautici sambenedettesi di avere il loro tratto di arenile per sistemare le imbarcazioni. 

 

Il Comune, infatti, aveva blindato gli arenili vicini agli chalet definendoli come spiagge libere e quindi a destinazione pubblica e non potevano essere assegnati ad associazioni a seguito del semaforo rosso acceso dalla Capitaneria di porto. Solo ora la Regione Marche è riuscita a rinnovare la convenzione alle due associazioni Ragn’a vela e La Mareggiata Club. Nei mesi scorsi la Capitaneria di porto aveva attuato una verifica sull’utilizzo delle spiagge libere a loro volta oggetto di una relazione di Legambiente nel “Rapporto spiagge 2019” che aveva indicato San Benedetto come uno dei luoghi con maggiori criticità sul tema delle spiagge libere. Verifiche nel corso delle quali la Capitaneria aveva denunciato irregolarità, per mancato rispetto del Piano spiaggia a sua volta non conforme al Piano di gestione delle zone costiere.

In pratica il Comune non faceva altro che assegnare a sé stesso le aree demaniali per poi concederle alle associazioni per il rimessaggio. Il tutto in netto contrasto con il Piano di gestione, tanto che la Regione a suo tempo parlò di gravi irregolarità con ipotesi di reato dal momento che con questo procedimento il Comune non solo toglieva arenile al pubblico utilizzo per assegnarlo a terzi per pubblico interesse e a scopo di lucro, ma soprattutto senza alcuna concessione demaniali quindi sottraendo introiti all’Erario. Osservazioni alle quale il Comune aveva replicato spiegando di aver rispettato la condizione della percentuale minima del 25% di fronti liberi in fase di predisposizione del Piano Particolareggiato di spiaggia e si impegnava a riservare alle spiagge libere alla pubblica fruizione a fini di balneazione con ombreggio libero per il pubblico. 

Controdeduzioni che sono state accolte dalla Regione e che ha riconosciuto la concessione per i due rimessaggi. «Mi sono impegnato personalmente – spiega l’assessore regionale Castelli – affinché queste due associazioni ottenessero il loro spazio di rimessaggio attraverso il rinnovo della convenzione». La Regione tecnicamente ha spiegato: «Si prende atto che si trattava di aree concedibili e non di spiagge libere, c’era stato un errore di calcolo che, rettificato, non comporta comunque il superamento del limite minimo del 25% di fronte spiaggia libera. Si prende atto, inoltre, per quanto di competenza, della assenza di lucro dichiarata dal Comune che resta responsabile della procedura di affidamento in convenzione di servizi, svolti su aree concedibili e concesse dal Comune al proprio utilizzo per “fini di pubblico interesse” rientranti nella nozione di “usi pubblici del mare”. A questo punto, sulla base delle precisazioni e della revisione degli errori di classificazione dichiarati dal Comune, se correttamente interpretate, si ritiene chiarita e non sussistente la presunta illegittimità del Piano di spiaggia su cui la Regione si è già espressa con parere di conformità».
Alessandra Clementi

© RIPRODUZIONE RISERVATA