San Benedetto, sette nuove criticità per la messa in sicurezza del ponte sull'Albula. Progettisti costretti a rivedere i piani

San Benedetto, sette nuove criticità per la messa in sicurezza del ponte sull'Albula. Progettisti costretti a rivedere i piani
San Benedetto, sette nuove criticità per la messa in sicurezza del ponte sull'Albula. Progettisti costretti a rivedere i piani
di Marco Braccetti
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Giovedì 15 Giugno 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 18:40

SAN BENEDETTO - Ponte sull’Albula di via Piemonte, la messa in sicurezza è più complessa di quanto inizialmente previsto. Il Comune vara un aggiornamento del progetto, dal valore complessivo di 300mila euro. Da qualche mese, su quell’importante infrastruttura è operativo un cantiere, portato avanti dall’impresa Costruzioni Edili Mast Srl di Teramo. 


La scoperta


Una volta messe “le mani in pasta”, però, i tecnici hanno scoperto un quadro più fosco del previsto. «Durante il corso dei lavori - si legge nell’atto municipale che dà l’ok alle modifiche, firmato dal dirigente Mauro Bellucci - sono emerse diverse esigenze e problematiche che hanno reso necessario rivedere in parte il progetto iniziale in particolare a seguito del forte ammaloramento del calcestruzzo e ferri delle pile, oltre alle inaspettate geometrie di appoggio della soletta».

All’atto pratico è necessario fare nuove lavorazioni. 

I punti
 

Il tutto viene sintetizzato in ben sette punti: idro-demolizione e ripristino del calcestruzzo delle pile a zone di circa 3 metri di lunghezza, al fine di non indebolire le pile e le spalle del ponte; proteggere le pile e le spalle ristrutturate con malta cementizia bicomponente ad elevata resistenza ai solfati per la protezione del calcestruzzo ripristinato, soggetto a forte abrasione. E ancora: fornitura e posa in opera di due nuovi corpi illuminanti a Led con pali uguali a quelli posti in via Gino Moretti, con altezza di 9 metri. Senza contare il rifacimento del marciapiede ammalorato sito sul lato nord di via Moretti, tratto da via Balilla a via Ugo Bassi/Piemonte, di circa 115 metri quadri, da realizzarsi con calcestruzzo drenante, con le stesse geometrie del marciapiede esistente. Questo ulteriore “pacchetto” di migliorie s’inserisce nei lavori iniziati il 19 gennaio di quest’anno, con termine di ultimazione fissato entro 285 giorni naturali e consecutivi. Per tutta la durata dei lavori, sul lato est del ponte insisteranno il divieto di sosta per tutti i veicoli privi di autorizzazione e l’interruzione del transito pedonale. Il traffico veicolare viene invece consentito all’interno della carreggiata ridotta. Per conto dell’amministrazione municipale, l’intervento viene seguito dall’ingegner Nicola Antolini. 

Il cambio di passo
 

Ma sono anni che le (precarie) condizioni dei ponti sull’Albula tiene banco in Riviera. Il Comune ha sempre rivendicato di conoscere la situazione, ma una decisa accelerata si è avuta ad ottobre 2019, con il grido di preoccupazione lanciato (sulle colonne del Corriere Adriatico) dall’ingegner Cesare Buonfigli: ex dirigente municipale dei Lavori pubblici. Il tecnico aveva esposto i suoi dubbi sullo stato di conservazione del ponte sul lungomare Nord, a due passi dalla Palazzina Azzurra. Dubbi subito raccolti da Valerio Pignotti (allora consigliere comunale di Forza Italia) che, in un suo controllo, notò pecche anche sul ponte tra le vie Ugo Bassi e Piemonte.

Dei successivi approfondimenti tecnici hanno fatto emergere che il ponte di via Piemonte aveva necessità di interventi più urgenti rispetto a quello del lungomare. Ma, nei piani del Municipio, è ovviamente prevista una manutenzione straordinaria anche di questa seconda opera pubblica: importantissima per la viabilità urbana.

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