Debiti per il Riviera delle Palme, si va verso la transazione: PowerGrass chiederà la manutenzione per 10 anni

Debiti per il Riviera delle Palme, si va verso la transazione: PowerGrass chiederà la manutenzione per 10 anni
Debiti per il Riviera delle Palme, si va verso la transazione: PowerGrass chiederà la manutenzione per 10 anni
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Sabato 29 Gennaio 2022, 08:20

SAN BENEDETTO -  Una transazione economica e un contratto decennale di manutenzione del campo Riviera delle Palme. Sarebbero queste le proposte che la PowerGrass è pronta a inviare al Comune nel momento in cui il giudice chiederà un accordo prima di andare avanti con il processo che ieri ha visto svolgersi la prima udienza
 
Si è trattato di una contrattazione scritta quella andata in scena ieri da remoto tra le due parti, PowerGrass e Comune. La società milanese chiede al Comune il pagamento dei 446mila euro per il manto nuovo allo stadio Riviera delle Palme, denaro che avrebbe dovuto sborsare la Sambenedettese, che a questo punto la società milanese esperta di manti erbosi richiede al Comune.

Ieri mattina i legali dei richiedenti (Recalcati, Vitale e Mazzotti) e dell’ente (Di Concetto) hanno depositato le trattazioni e ora si attende la fissazione dell’udienza istruttoria.

Il giudice chiederà di poter trovare un accordo ed è qui che la PowerGrass sarebbe pronta con una sorta di lista della spesa: una transazione economica con pagamento da parte del Comune di una cifra inferiore ai 446mila euro richiesti ora e la manutenzione del campo Riviera delle Palme per almeno 10 anni. Soluzione attraverso la quale la ditta andrebbe a recuperare gran parte della spesa sostenuta per il nuovo manto realizzato nell’estate del 2020. 


Intanto infuria la polemica per la mozione che sarà votata il prossimo 12 febbraio in consiglio comunale con la quale la maggioranza chiederà la desegretazione degli atti emersi dalla commissione di indagine dedicata ai lavori allo stadio che venne interdetta al pubblico, così come la discussione della relazione finale che si tenne a porte chiuse.

Al riguardo l’ex sindaco Pasqualino Piunti replica: «Abbiamo reso segreta la discussione finale dietro indicazione del dirigente e vice segretario generale Tonino Rosati per due motivi: tutelare i dipendenti comunali coinvolti in questa vicenda e per non inficiare l’iter giudiziario visto che c’è un processo di mezzo». A questo punto gli occhi sono puntati sui documenti che a partire dal prossimo 13 febbraio verranno resi pubblici e che già sarebbero in possesso di alcuni consiglieri come la stessa Luciana Barlocci della lista Libera che a novembre effettuò un accesso agli atti per venirne in possesso. 

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