«Ascoli-San Benedetto come Pesaro-Urbino»: un comitato lancia la proposta di una nuova Provincia

«Ascoli-San Benedetto come Pesaro-Urbino»: un comitato lancia la proposta di una nuova provincia
«Ascoli-San Benedetto come Pesaro-Urbino»: un comitato lancia la proposta di una nuova provincia
di Marco Braccetti
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Martedì 9 Maggio 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 11:13

SAN BENEDETTO - Dopo Pesaro-Urbino, “Creiamo la Provincia San Benedetto-Ascoli”. Nel nome, c’è già il programma del nuovo gruppo civico, formato per stimolare la discussione sul riassetto dell’ente di Palazzo San Filippo. Non solo un cambio di nome ma, nelle idee dei promotori, una modifica sostanziale utile a garantire più finanziamenti e servizi lungo la costa.

Poche sere fa s’è svolta una prima riunione operativa del sodalizio, che si sta preparando a distribuire le cariche interne e, nel frattempo, raccoglie già diverse adesioni, col sostegno del comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso” e l’associazione “CittadinanzAttiva”.


Le motivazioni


 

«Siamo consapevoli che il percorso di questo progetto sarà lungo e non facile - sottolineano i promotori del sodalizio - ma appare evidente che, sulla base della popolazione e delle strutture presenti, il territorio sambenedettese non solo deve conservare e potenziare i servizi esistenti, ma necessita di nuove strutture atte a soddisfare le esigenze che emergono necessariamente laddove vi è un continuo sviluppo.

La nostra visione operativa è quella di non togliere nulla ad Ascoli, ma di dover necessariamente integrare le due zone, quella interna e quella costiera, profondamente mutate nel tempo, per arrivare ad una maggiore razionalità nella distribuzione dei servizi e della ripartizione delle risorse».

Documento ufficiale

L’azione del nuovo gruppo civico poggia anche su un documento ufficiale. Ossia una mozione votata all’unanimità dal Consiglio comunale sambenedettese nel 2020, durante l’amministrazione Piunti. Quell’atto impegnava sindaco e giunta a lavorare per un riassetto più “costiero” dell’Ente-Provincia. Sono trascorsi ormai tre anni da quel voto e, complice anche lo stallo pandemico, non ci sono state novità. Ma ora diversi cittadini vogliono rimettere le cose in movimento. L’obiettivo è invertire un trend negativo per l’hinterland sambenedettese.

«Abbiamo subìto la chiusura e il ridimensionamento di diversi servizi a cominciare dal tribunale - sottolineano ancora - il depotenziamento del Madonna del Soccorso, su cui spicca, ultima in ordine di tempo, la mancanza dell’Utic nel piano sanitario regionale triennale 2023-25, il trasferimento del dipartimento di prevenzione, il trasferimento del servizio dei vigili del fuoco, la riduzione del servizio Inps, la progressiva riduzione del personale dell’Agenzia delle entrate».

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