Saltamartini: «Nessun taglio di fondi all'Ast di Ascoli ma non bisogna avere il bilancio in rosso»

L'ospedale Mazzoni
L'ospedale Mazzoni
di Alessandra Clementi
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Lunedì 8 Maggio 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 15:20

ASCOLI - «La Regione non ha tagliato alcun trasferimento all’Ast di Ascoli, tanto che il finanziamento delle Ast è esattamente quello precedentemente previsto per le Aree vaste». Così replica l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini che interviene in merito alle criticità in seno al Pronto soccorso sambenedettese, dove per carenza di personale si è arrivati a voler intercettare medici dagli altri reparti, compresi quelli del Mazzoni e non si esclude una prossima chiusura della Obi (ossrvazione breve intensiva) della medicina d’urgenza.

 
L’autonomia finanziaria


«C’è da tener conto – spiega Saltamartini - che le aziende devono rispettare il pareggio di bilancio così come previsto dagli articoli 81 e 97 della Costituzione come vincolo del patto di stabilità derivante dal trattato sul funzionamento dell’Unione Europea.

La dinamica economico-finanziaria dell’Ast di Ascoli è assolutamente autonoma, come per tutte le aziende sanitarie, poiché la legge 502/1992 che ha privatizzato il sistema sanitario nazionale non prevede interventi sulla gestione e sull’organizzazione.

Di conseguenza alla Regione Marche spetta individuare l’ammontare del finanziamento che, ripeto, è esattamente il medesimo degli anni precedenti. La riforma regionale è entrata in vigore lo scorso primo gennaio e sulla base della legge regionale 19/2022 il sistema sanitario regionale che si impernia sulle Ast provinciali dovrà garantire le prestazioni che sono domandate a livello provinciale e quindi solo in attuazione della legge regionale ci potranno essere aumenti finanziari in corrispondenza dell’annunciato incremento del fondo sanitario nazionale previsto nella legge di bilancio dello Stato».


L’affondo

I problemi presso l’Emergenza urgenza del Madonna del Soccorso rimangono e con grande allarme per la stagione estiva alle porte dove i numeri degli accessi duplicano. Per ora si sa che nessun provvedimento e quindi nessun ordine di servizio verrà adottato fino all’insediamento del nuovo direttore dell’Ast, atteso per giugno, quando ormai potrebbe essere troppo tardi. Per ora sembra congelata la graduatoria di medici degli altri reparti da cui attingere per coprire i turni al Pronto soccorso. Ma non mancano gli attacchi.

«Non possiamo continuare ad osservare impotenti quanto accade nel Pronto soccorso del nostro ospedale – afferma Aurora Bottiglieri, presidente della commissione comunale sulla sanità – Servono investimenti per adeguare gli organici, sia in Pronto soccorso che nei reparti, insieme con l’aumento dei posti letto ordinari, soprattutto per le specialità mediche. Serve creare le condizioni per rendere desiderabile il lavoro del medico, nel Pronto soccorso e nelle corsie, riducendo il disagio, aumentando le retribuzioni, garantendo certezza attuativa al contratto di lavoro. E, come accade in tutta Europa, associare la formazione dei medici specializzandi degli ultimi anni a una attività lavorativa adeguatamente retribuita, per evitare che il diritto alla salute venga affidato alla carta di credito oltre che al luogo di residenza. La direzione dell’Ast di Ascoli, non riesce a dare una concreta soluzione alla insostenibile carenza di personale sanitario presso il nostro Pronto soccorso, in prossimità tra l’altro dell’inizio della stagione estiva che vede il raddoppio delle presenze su tutta la fascia costiera».

E Proprio Bottiglieri insieme ad altri colleghi consiglieri domani pomeriggio prenderà parte al gruppo ristretto convocato dal sindaco Spazzafumo per discutere di sanità e del futuro del Madonna del Soccorso.


 

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