Aggiunto un banco alla scuola Curzi: risolto il caso del giovane ucraino Dimitri

Aggiunto un banco alla scuola Curzi: Dimitri ha trovato la sua scuola
Aggiunto un banco alla scuola Curzi: Dimitri ha trovato la sua scuola
di Luigina Pezzoli
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Sabato 26 Marzo 2022, 06:00

SAN BENEDETTO  - Da lunedì alla scuola Curzi suonerà la campanella anche per Dimitri (nome di fantasia) il giovane ucraino accolto alla Caritas diocesana di San Benedetto. 


Il ragazzo, arrivato da qualche giorno in Riviera dopo essere fuggito dalla guerra insieme alla mamma, inizialmente ha avuto difficoltà a trovare posto in una scuola vicina alla struttura, dove è attualmente accolto, da poter raggiungere facilmente a piedi o in bicicletta. 

«Essendo un professore, anche se da qualche anno in pensione – spiega Fernando Palestini, vice direttore della Caritas – conosco bene l’ambiente scolastico. Dunque mi sono subito attivato nel contattare le scuole più vicine alla nostra sede affinché il giovane ucraino potesse essere inserito. Ho inviato la richiesta anche all’Isc Centro e ho avuto subito riscontro. Adesso ci stiamo attivando per mandare tutta la documentazione necessaria. Sia lui che la mamma hanno ricevuto la prima dose di vaccino non appena arrivati». 

«Nel frattempo insieme alla suora, che è nella nostra struttura, stiamo provvedendo all’acquisto di indumenti e una bicicletta, così sarà più facile per lui raggiungere la scuola già da lunedì. Il ragazzo, di dodici anni, è tranquillo e sereno e frequenta delle lezioni di italiano qui da noi». 

Nel frattempo la dirigente dell’Isc Centro, Elisa Vita, ha attivato una commissione per l’immigrazione che si occupa dell’aspetto didattico, come supporto ai docenti. «Siamo felici di potere accogliere nella nostra scuola un altro giovane ucraino – afferma la preside -, sempre nel rispetto delle normative anti Covid-19. Il minimo che possiamo fare è regalargli un po’ di normalità. In questo momento stiamo ricevendo tante richieste di giovani ucraini per frequentare il nostro Isc. Al momento due sono alle Piacentini, e tre ne arriveranno la prossima settimana, mentre uno è alla scuola Curzi e da lunedì, dunque, ne saranno due». 

Nei prossimi giorni altri ragazzi saranno accolti nelle scuole del territorio come dichiara l’assessore Lina Lazzari: «Non conoscevo il caso di questo ragazzo. Ritengo che in un momento così complicato tutti dobbiamo fare qualcosa relativamente all’infanzia. Ci stiamo muovendo per fare in modo che le ludoteche siano aperte anche al mattino». La mobilitazione intanto è generale ma occore fare presto. Nel frattempo quindi anche il Comune di Grottammare chiederà l’ampliamento del progetto SAI, Sistema di accoglienza e integrazione, per accogliere i profughi ucraini in fuga dalla guerra.

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