L’allarme
L’allarme è scattato ieri mattina intorno alle 7,30 quando il giovane ha perso la traccia del sentiero ritrovandosi sul versante di Montegallo, in una zona molto impervia, con numerosi salti di roccia. Raccolta la richiesta di aiuto, è partita una squadra del soccorso alpino della stazione di Ascoli che, da Forca di Presta, ha impiegato circa due ore per raggiungere l’escursionista in difficoltà. A rendere ancor più complesse le operazioni di soccorso, le condizioni meteorologiche con il forte vento che non ha consentito all’elicottero dei vigili del fuoco di avvicinarsi e poter raggiungere il trentenne. a circa duemila metri di altezza. Nella tarda mattinata è stato quindi richiesto l’intervento un equipaggio dell’83° Gruppo Sar del 15° Stormo, di stanza sull’aeroporto di Cervia, per cercare di recuperare il trentenne civitanovese.
Il soccorso
L’escursionista, che nel frattempo era stato stabilizzato dai volontari del soccorso alpino che lo avevano raggiunto è stato successivamente trasportato presso la piazzola di Forca di Presta, ai piedi del Monte Vettore, dove è stato affidato alle cure degli operatori sanitari del 118. Le sue condizioni di salute sono buone ma lo spavento è stato tanto. Il protocollo d’intesa tra l’Aeronautica Militare ed il soccorso alpino, prevede esercitazioni congiunte in ambiente impervio, allo scopo di ottimizzare la sinergia ed operatività necessarie in delicati scenari operativi, così come è avvenuto per il recupero del trentenne di Civitanova.