ASCOLI Quasi 750 mila euro: è questa la somma raggiunta dalle sanzioni per la violazione dei limiti di velocità nell'Ascolano. Secondo i dati, riferiti al 2022, contenuti nelle relazioni che gli enti locali inviano al Ministero dell'Interno, la provincia picena svetta sulle altre marchigiane con la cifra di 745.829 euro. Dando però un'occhiata alla mappa dei sistemi di rivelazione, si nota come ci siano solo due dispositivi fissi, in funzione, lungo il raccordo autostradale dell’A14e la sopraelevata dell'Ascoli Mare a Porto d'Ascoli. Questi sono autorizzati con decreto prefettizio del 2019, gli unici attivati da Palazzo San Filippo. Nel resto delle strade pullulano gli apparecchi mobili, videovelox e telelaser, o quelli temporanei come ad esempio il dispositivo sulla superstrada ascolana in direzione est, tra le uscite di Marino e Maltignano.
Le autorizzazioni
Per questi apparecchi non c'è necessità di autorizzazione del prefetto, ma solo dell'ente proprietario della strada.
I sistemi di controllo
Soprattutto a Ripatransone sono aspre le polemiche nell'ultimo periodo a causa dei dispositivi piazzati nel territorio. Attualmente in zona San Salvatore è presente un sistema di controllo della velocità, un autoscan in funzione dal venerdì alla domenica, acceso in presenza di pattuglia. L'accensione avviene a partire dalle ore 20 orientativamente fino a tarda sera. Tonelli auspica un nuovo corso per quanto riguarda l'Osservatorio per il monitoraggio dell'incidentalità stradale causata dall'eccesso di velocità, organo consultivo e semestrale.
I limiti di velocità
«È intenzione della Provincia interessare la comunità per quanto riguarda l'adozione dei limiti di velocità sulle strade provinciali. Sarebbe opportuno che ne facesse parte e fosse rappresentata – afferma -. In questo modo si potrebbero trovare le migliori soluzioni, mettendo insieme la fase normativa e il coinvolgimento dei territori. Mi auguro si dica sì a questa richiesta: c'è già l'assenso da parte di Prefettura e Stradale». Infine un dato curioso: se la provincia ascolana svetta nelle Marche, nella relazione inviata al Ministero da parte del Comune di Ascoli, la voce "proventi violazioni limiti massimi velocità" è ferma a zero.