Voleva spegnere un piccolo incendio, Valerio cade nel dirupo e muore a 26 anni

Voleva spegnere un piccolo incendio, Valerio cade nel dirupo e muore a 26 anni
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Giovedì 2 Gennaio 2020, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 17:25

ASCOLI -  Voleva spegnere un piccolo incendio provocato dai botti di Capodanno ma è caduto in un dirupo a facendo un volo di una cinquantina di metri che non gli ha lasciato scampo. È morto così Valerio Amatizi, il ventiseienne ascolano rimasto coinvolto un incidente avvenuto a Colle San Marco poco dopo la mezzanotte. Una disgrazia che ha trasformato un momento di festa in una tragedia. Increduli e addolorati la fidanzata e gli amici con cui Valerio aveva deciso di attendere l’arrivo del nuovo anno e di gettarsi alle spalle quel 2019 che lo aveva segnato profondamente sin da suoi primi giorni quando il padre, nel corso di una battuta di caccia a Tufo di Arquata, era stato colto da un attacco cardiaco che lo aveva stroncato a soli 58 anni.


Le drammatiche immagini della disgrazia di Colle San Marco

Nessuno poteva immaginare che a distanza di un anno, il destino gli stava riservando un tragico appuntamento con la morte. Lui, che come tutta la sua famiglia, era originario di Capodacqua di Arquata e la morte l’aveva vista in faccia nell’agosto del 2016 dopo la terribile scossa di terremoto che devastò il territorio, si prodigò di soccorrere ed estrarre dalle macerie i suoi compaesani. Martedì sera, Valerio, insieme con la sua comitiva di amici, aveva partecipato al cenone di fine anno organizzato al Parco Miravalle, sul Pianoro di San Marco e quando è stato il momento di festeggiare l’arrivo del 2020, i ragazzi sono usciti fuori dal locale per sparare i tradizionali botti. Secondo quanto riferito da alcun i presenti ai carabinieri di Ascoli giunti sul posto, ad un certo punto, uno dei giochi pirici aveva provocato un principio d’incendio.

Alcune sterpaglie avevano preso fuoco a pochi metri di distanza: il ventiseienne ascolano ed i suoi amici, mostrando un forte senso di responsabilità, per evitare che le fiamme potessero propagarsi, avevano scavalcato la staccionata posta al lato della carreggiata stradale per andare a spegnere piccolo incendio sulla scarpata poco distante. La serata stava trascorrendo tranquillamente, e solo qualche minuto più tardi gli amici si sono resi conto che Valerio non c’era e hanno iniziato a cercarlo. È stato in questo momento che si sono resi conto di quello che era accaduto. 

 


Il giovane, a causa dell’oscurità, non si è reso conto dello strapiombo che c’era a pochi passi da lui ed è caduto nel vuoto, nelle vicinanze del sentiero del Dito del Diavolo. Dopo un volo di oltre cinquanta metri è caduto pesantemente sulle rocce per poi scivolare lungo il dirupo per una quarantina di metri. I suoi amici, che lo cercavano, hanno sentito le urla di Valerio provenire dal fondo del burrone e a quel punto hanno lanciato l’allarme e sono scattati i soccorsi. Sul posto sono arrivati il personale del 118 e i vigili del fuoco di Ascoli che si sono adoperati per raggiungere il ragazzo finito in una zona particolarmente impervia e prestargli soccorso. Hanno tentato di rianimarlo ma purtroppo ogni tentativo di strapparlo alla morte si è dimostrato vano.

Le ferite e i traumi riportati nella caduta non gli hanno lasciato scampo e, intorno alla 1,50 ne è stato dichiarato il decesso. Difficoltoso il recupero del corpo da parte dei vigili del fuoco che hanno sistemato il corpo del giovane in una barella per poi issarlo con delle corde fino alla strada. La salma è stata quindi trasferita all’obitorio dell’ospedale Mazzoni a disposizione dell’autorità giudiziari che, come sempre in questi casi, ha aperto un fascicolo su quanto accaduto. Ieri mattina, i carabinieri sono tornati sul luogo dell’incidente per un sopralluogo e hanno perlustrato la zona dove si era verificato il principio d’incendio, hanno raccolto alcuni elementi e hanno accertato che il materiale pirico utilizzato era conforme e reperibile regolarmente in commercio.

La Procura, intanto, ha disposto per oggi la ricognizione cadaverica e poi disporrà la riconsegna del corpo dei suoi familiari. Nel frattempo, l’amministrazione comunale in segno di lutto, ha dedicato il concerto di Capodanno in programma per ieri al Ventidio Basso alla memoria di Valerio Amatizi, ha annullato il previsto brindisi augurale. Dal 2014 non c’erano state più vittime a seguito dei fuochi d’artificio a Capodanno.

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