Un numero eloquente di come si sia scatenata negli ultimi 24 mesi una corsa al supercontributo quale occasione unica e probabilmente irripetibile per rinnovare a costo zero approfittando dell’opportunità di appartamenti ecosostenibili. Ma, analizzando lo scenario che ci si trova di fronte, ora il tutto si sta trasformando in una vera e propria corsa contro il tempo di fronte al termine di fine anno per la conclusione dei lavori se si vuole intascare il bonus al 110%. Con dubbi e incertezze che, comunque, accompagnano molte delle famiglie in attesa di poter sbloccare o concludere i lavori sull’appartamento di proprietà senza rischiare di doverci rimettere i propri soldi.
Le pratiche
È un vero e proprio mare di pratiche quello che ha inondato finora gli uffici comunali che si occupano dell’edilizia privata, con le richieste di avvio di attività per il superbonus ad affiancare anche accavallandosi con quelle per la ricostruzione post sisma. A parlare sono i dati, eloquenti, che arrivano proprio da Palazzo Arengo. Nel 2022, da gennaio a dicembre, sono state ben 729 le pratiche di inizio attività per il superbonus 110 autorizzate dallo Sportello unico per l’edilizia.
L'attesa
Inutile negarlo: visto lo scenario e i termini previsti per la conclusione degli interventi per potersi garantire il contributo del 110% per il superbonus, tante famiglie ascolane sono ancora in attesa di capire come andrà a finire. Questo perché ci sono ancora diversi cantieri da avviare o comunque ancora lontani dalla conclusione dei lavori. «In effetti, - sottolinea il vice sindaco Silvestri – diversi cittadini si rivolgono anche ai nostri uffici per chiederci se sappiamo quando partirà il loro cantiere di riferimento. Ma in realtà non è il Comune a poter dare risposte, considerando che sono poi le imprese a dettare i tempi in base anche a tutta una serie di fattori che incidono come il numero di lavori da gestire, i problemi con la cessione dei crediti, l’incremento dei prezzi e altre variabili».