Superbonus, 759 richieste: ad Ascoli è corsa contro il tempo per non perdere i contributi

Superbonus, 759 richieste: ad Ascoli è corsa contro il tempo
Superbonus, 759 richieste: ad Ascoli è corsa contro il tempo
di Luca Marcolini
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Giovedì 7 Settembre 2023, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 13:13
ASCOLI -  Tra termini stringenti e speranze di proroghe governative, sono tante anche le famiglie ascolane che si trovano di fronte a un grosso punto interrogativo per la questione superbonus 110. Basti pensare che tra il 2022 e l’anno in corso sono complessivamente 759 (aggiornate ad oggi) le pratiche (tecnicamente definite Cilas) autorizzate per l’efficientamento energetico degli edifici privati in città.

Un numero eloquente di come si sia scatenata negli ultimi 24 mesi una corsa al supercontributo quale occasione unica e probabilmente irripetibile per rinnovare a costo zero approfittando dell’opportunità di appartamenti ecosostenibili. Ma, analizzando lo scenario che ci si trova di fronte, ora il tutto si sta trasformando in una vera e propria corsa contro il tempo di fronte al termine di fine anno per la conclusione dei lavori se si vuole intascare il bonus al 110%. Con dubbi e incertezze che, comunque, accompagnano molte delle famiglie in attesa di poter sbloccare o concludere i lavori sull’appartamento di proprietà senza rischiare di doverci rimettere i propri soldi. 

Le pratiche
 

È un vero e proprio mare di pratiche quello che ha inondato finora gli uffici comunali che si occupano dell’edilizia privata, con le richieste di avvio di attività per il superbonus ad affiancare anche accavallandosi con quelle per la ricostruzione post sisma. A parlare sono i dati, eloquenti, che arrivano proprio da Palazzo Arengo. Nel 2022, da gennaio a dicembre, sono state ben 729 le pratiche di inizio attività per il superbonus 110 autorizzate dallo Sportello unico per l’edilizia.

Anche se nella valanga di richieste avviate proprio i tecnici comunali hanno rilevato casi con carenza di documentazione o di non conformità di alcuni interventi. Come se non bastasse, anche nel 2023 sono state altre 30 le Cilas, ovvero le pratiche aperte per altrettanti edifici da adeguare dal punto di vista dell’efficientamento energetico. Per un totale di 759 autorizzazioni per sbloccare il superbonus. Un superlavoro costantemente monitorato dal sindaco Marco Fioravanti e dal vice sindaco Giovanni Silvestri con delega all’edilizia privata. «Non possiamo che ringraziare la nostra struttura – spiega Silvestri – che con grande impegno è riuscita a fornire risposte e sbloccare pratiche ai tantissimi ascolani che hanno presentato una richiesta per il superbonus. Un lavoro ancor più encomiabile perché comunque affiancato a tutta la fase degli interventi di ricostruzione post sisma». 

L'attesa


 
Inutile negarlo: visto lo scenario e i termini previsti per la conclusione degli interventi per potersi garantire il contributo del 110% per il superbonus, tante famiglie ascolane sono ancora in attesa di capire come andrà a finire. Questo perché ci sono ancora diversi cantieri da avviare o comunque ancora lontani dalla conclusione dei lavori. «In effetti, - sottolinea il vice sindaco Silvestri – diversi cittadini si rivolgono anche ai nostri uffici per chiederci se sappiamo quando partirà il loro cantiere di riferimento. Ma in realtà non è il Comune a poter dare risposte, considerando che sono poi le imprese a dettare i tempi in base anche a tutta una serie di fattori che incidono come il numero di lavori da gestire, i problemi con la cessione dei crediti, l’incremento dei prezzi e altre variabili».  

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