ASCOLI Alla fine, tra chi rischiava di non esserci, gli accampamenti notturni al botteghino e altro, quel che rimane della serata de “Il Volo” è la sensazione per la città di aver ospitato un concerto unico, irripetibile.
Un evento ineguagliabile
Ineguagliabile per la sontuosità dell’allestimento e la ricchezza delle luci; per la considerevole scaletta offerta, densa di brani storici, italiani ed internazionali; per l’alta qualità degli arrangiamenti musicali, eseguita al cospetto dei tre talentuosi giovani tenori da un’orchestra di trenta elementi attraverso un impianto capace di perfezione e potenza. Quel che si è visto ieri sera, sopra un palcoscenico tra i più maestosi messi in scena sinora in Piazza del Popolo, è sembrato prodigioso, in grado di inserire lo scenario del capoluogo piceno tra i maggiormente prestigiosi del mondo.
Il Palco di Travertino è stato chiamato l’intero scenario di Piazza del Popolo.
Ginoble e la sua Ascoli
«Ascoli è la mia seconda casa: in tutta la nostra carriera è la prima volta qui, grazie per averci accolto» ha detto quasi commosso Gianluca Ginoble, che davvero trascorre spesso le sue serate in città, data la poca distanza che separa il capoluogo piceno da Roseto degli Abruzzi, dove lui risiede quando non si trova in tour. Un appuntamento, quello vissuto nel salotto cittadino, nel pieno rispetto delle regole, con un servizio di sicurezza ferreo a beneficio dei duemila spettatori presenti, che tuttavia hanno dovuto sostenere una lunga fila per entrare. Una fatica ricompensata, per ogni donna, da una rosa offerta all’ingresso. Uno spettacolo pieno, trascorso in oltre due ore tra emozioni e virtuosismi, anche grazie alle personali interpretazioni di temi da film del maestro Ennio Morricone, a cui i tre artisti hanno recentemente tributato un album e al quale hanno dedicato l’inizio della serata, con “Estasi dell’Oro”. Un omaggio personale a coronamento di una serata difficilmente dimenticabile.