Mangiare bene spendere poco: la guida social sui ristoranti a buon prezzo spopola (9 milioni di contatti). Il fondatore è ascolano

Il fondatore del gruppo social, Francesco Petrelli
Il fondatore del gruppo social, Francesco Petrelli
di Mario Paci
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Giovedì 9 Novembre 2023, 01:25 - Ultimo aggiornamento: 11:56

ASCOLI - Non sono utili solo le guide sui ristoranti di classe, stellati, ma con la crisi che erode il potere di spesa delle famiglie vanno bene anche utili consigli su come spendere poco e mangiare bene al ristorante evitando brutte sorprese al momento di pagare il conto.


Il gruppo


È con questo proposito che l’ascolano Francesco Petrelli ha fondato il gruppo “Si mangia bene, si spende poco” che in poco tempo ha raggiunto le 900mila iscrizioni con punte anche di 25.000 iscrizioni a settimana. Ogni mese almeno 75mila persone pubblicano o commentano contenuti che sono visualizzati da quasi 9 milioni di utenti. Tra le città italiane con il maggior numero di iscritti sul podio c’è Roma seguita da Milano e Torino. ll tema è quello della gastronomia e più precisamente ei locali pubblici dove si mangia, ovvero ristoranti, pizzerie, trattorie, taverne, osterie. I protagonisti del successo social sono gli utenti che forniscono prezzi, menù e recensioni sotto la supervisione di 22 moderatori sparsi in tutta Italia. Come è venuta a Petrelli questa idea? «Avendo sempre avuto la passione dei ristoranti ed essendo sempre in giro per lavoro avevo sempre esigenza di individuare buoni ristoranti e quindi non facevo altro che cercare di reperire informazioni a riguardo, accorgendomi sempre più che i migliori consigli arrivavano dalle esperienze dirette di persone con cui mi relazionavo.

Da qui l’idea di estendere su scala social questa ricerca. Per connotare al meglio questa ricerca era necessario dare una linea ben precisa e siccome sin da piccolo ho sempre sentito etichettare i migliori ristoranti con il detto “si mangia bene, si spende poco”, quale miglior nome?».

La ricetta giusta: andare sul sicuro

Daqui arrivare a quasi un milione di iscritti non è facile Quali sono le... ricette del successo? «Innanzitutto l’esigenza da parte di tanti come me di mangiare bene e spendere il giusto quando si è in giro per piacere o lavoro, ma anche vicino casa andando sul sicuro. Il concetto di “poco” è stato fondamentale per ancorare il più possibile al risparmio questo rapporto di qualità prezzo. Poi la passione e l’impegno che ci hanno messo tutti i collaboratori nel ruolo di moderatore, alcuni dei quali, in particolare i primi, sono ascolani e mi corre l’obbligo di citarli: Maurizio Caponi, Dario Ciampini e Massimiliano Bucci».


Il raduno


Progetti per il futuro? «Pensiamo a un vero e proprio evento, che incide sui flussi turistici di una città importante o di un territorio. Con tutta sincerità stiamo vagliando la possibilità di fare un primo evento nazionale proprio qui ad Ascoli dove tutto è partito».

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