ASCOLI - La grande ondata di cantieri in città, tra post sisma ed ecobonus, rischia di mettere in gravi difficoltà il sistema della viabilità e della sosta. Gli effetti di questa necessità od opportunità di sistemare almeno 1.500 edifici, tante sono le domande sui tavoli di Palazzo Arengo tra ricostruzione e superbonus, sono già evidenti, con più cantieri in una stessa zona e tanti altri in arrivo.
È chiaro, quindi, si debbano muovere autorizzazioni e ordinanze per la viabilità come pedine su una scacchiera. Cercando però di far sì che nessuno esca perdente da questa difficile partita. Ed è per questo che ieri l’Arengo - su iniziativa del sindaco Marco Fioravanti e del vice sindaco con delega all’urbanistica e al traffico, Gianni Silvestri – ha chiamato a raccolta i rappresentanti di ordini professionali, associazioni di categoria artigiane e industriali, tra cui l’Ance, e degli amministratori di condominio.
Alla presenza del dirigente del settore tecnico comunale, l’architetto Ugo Galanti, e della comandante della polizia municipale, Patrizia Celani, si è aperto, dunque, un tavolo di confronto operativo per individuare le possibili soluzioni, cercando di coordinarsi e calendarizzando i vari interventi con attenzione, in base anche alle difficoltà legate alla viabilità. Ci sono state anche autorizzazioni che sono state temporaneamente sospese perché avrebbero costretto alla chiusura del transito veicolare in zone nevralgiche della città. A questo punto, compito del tavolo di confronto operativo sarà, attraverso ulteriori incontri, di definire una linea comune e tutti gli accorgimenti per far partire i cantieri senza creare grossi problemi per la sosta e il traffico cittadino. Provando anche a velocizzare il più possibile i vari interventi. Inoltre, c’è stata anche una seconda parte dell’incontro nella quale gli uffici comunali si sono messi a disposizione per fornire ogni chiarimento sulle richieste per l’ecobonus.
Chiamati a raccolta i diretti interessati, l’Arengo ha voluto aprire un dialogo per arrivare a definire delle linee guida comuni per cercare di consentire lo sblocco dei cantieri previsti, creando il minor disagio possibile ai cittadini in particolare sul fronte della sosta, della viabilità e delle occupazioni di suolo pubblico.