La povertà avanza ancora: 80 persone alla mensa e sono quasi tutti italiani, l'inverno fa paura

La povertà avanza ancora: 80 persone alla mensa e sono quasi tutti italiani, l'inverno fa paura
La povertà avanza ancora: 80 persone alla mensa e sono quasi tutti italiani, l'inverno fa paura
di Filippo Ferretti
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Mercoledì 18 Agosto 2021, 10:33 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 07:03

ASCOLI - L’allarme è scattato da tempo, aggravato nei mesi scorsi durante la pandemia, ma si prevede a breve che lo stato di povertà del territorio possa accentuarsi con il termine della cassa integrazione e lo sblocco dei licenziamenti. In questa estate 2021, purtroppo i dati parlano chiaro.

Decine sono le persone che puntualmente trascorrono le giornate a chiedere l’elemosina in centro, così come evidente è la frequente presenza di senza fissa dimora per la città, con individui notati a vivere come meglio possono, senza comunque poter contare su un vero tetto sopra la testa. Sono gli “invisibili”, coloro che non chiedono aiuto alle istituzioni, ma che invece gli altri notano, sopra ai cartoni o dentro le auto. E poi i numeri di chi cerca ogni giorno cibo e generi di prima necessità, perché non saprebbero altrimenti come fare. Ecco allora lo straordinario servizio offerto dalla Zarepta e, in particolare, dall’Emporio della Carità.

La mensa dei bisognosi e l’Emporio da tempo stanno lavorando a ritmo incessante, a favore delle necessità sempre maggiori di chi appare indigente. Le due strutture, entrambe operative presso il Polo Accoglienza e Solidarietà, al Seminario, negli ultimi mesi hanno mostrato bisogni importanti da parte del prossimo.

Alla mensa sono 80 i pasti medi richiesti, consumati prevalentemente da ascolani “caduti in disgrazia”, mentre sono solo in minima parte gli extracomunitari, rovesciando oggi completamente la realtà registrata sino a solo pochi anni fa. Corrado Bruni, responsabile di Zarepta, tuttavia, evidenzia anche il cuore grande di tutti i volontari, coloro che non hanno mai mancato anche nei momenti più drammatici del Covid. Un grazie esteso anche alle aziende e a chi ha fornito instancabilmente viveri. Ancora più drammatica appare la situazione rilevata da Betania, l’associazione che gestisce per la Caritas “l’Emporio della Carità”, che parla di 300 nuclei familiari del territorio ascolano che si riforniscono nel supermercato solidale per andare avanti. 

A conferma dello stato di precarietà che contraddistingue la popolazione locale, infine, una notizia recente: un particolare che nella sua semplicità non dovrebbe aggiungere né togliere a quanto detto, ma che invece finisce in fondo per rimarcare lo stato di grave necessità sociale collettivo. Da poco, il Pas – Polo Accoglienza e Solidarietà- ha ceduto alle tante richieste avanzate in passato e da questa estate, ogni lunedì, ha reso possibile il taglio di capelli gratuito a chi non può permetterselo. 

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