ASCOLI - Carlo Mazzone cittadino onorario di Ascoli. All’allenatore delle due promozioni in tre stagioni che portò i bianconeri dalla Serie C allo storico approdo nell’Olimpo del calcio italiano, il mister che detiene il record di panchine, 792, in serie A e che da più di sessanta anni ha scelto di vivere nella città delle cento torri, riceverà il riconoscimento che il sindaco Marco Fioravanti, la giunta, e l’amministrazione comunale hanno voluto attribuirgli.
Il legame
La consegna ufficiale, dopo il via libera ottenuto ieri dalla commissione Statuti e regolamenti dell’Arengo presieduta da Alessio Pagliacci, avverrà nel corso del prossimo consiglio comunale che dovrebbe essere convocato entro la fine del mese.
Il patto
Anche perché, nel frattempo, alla presidenza del sodalizio bianconero arriva Costantino Rozzi che decise di affidare a Mazzone la guida della prima squadra. Mazzone accettò ma con il patto che se le cose non fossero andate per il meglio, il presidente gli avrebbe comunque garantito la guida delle squadre giovanili. Era il 1969 e quello fu l’inizio di una carriera ricca di successi e di soddisfazioni durante la quale ha avuto il merito di lanciare talenti puri come Francesco Totti e di allenare campioni del calibro di Roberto Baggio e Pep Guardiola. Nel corso del suo lungo peregrinare per le città di tutta Italia, Ascoli è rimasta sempre un punto fermo per Carlo Mazzone: al termine della partita, la domenica sera Carletto tornava dalla sua famiglia per trascorrere il giorno di riposo insieme alla moglie e ai due figli. Un legame fortissimo che ora viene ulteriormente rinsaldato con l’assegnazione della cittadinanza onoraria: un giusto riconoscimento per chi ha saputo dare lustro alla città, alla Ascoli calcistica e sportiva e a tutti gli ascolani.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout