Ascoli incorona Carlo Mazzone: diventerà cittadino onorario. Con lui il doppio salto dalla C alla serie A

Ascoli incorona Carlo Mazzone: diventerà cittadino onorario. Con lui il doppio salto dalla C alla serie A
Ascoli incorona Carlo Mazzone: diventerà cittadino onorario. Con lui il doppio salto dalla C alla serie A
di Luigi Miozzi
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Sabato 24 Settembre 2022, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 13:13

ASCOLI - Carlo Mazzone cittadino onorario di Ascoli. All’allenatore delle due promozioni in tre stagioni che portò i bianconeri dalla Serie C allo storico approdo nell’Olimpo del calcio italiano, il mister che detiene il record di panchine, 792, in serie A e che da più di sessanta anni ha scelto di vivere nella città delle cento torri, riceverà il riconoscimento che il sindaco Marco Fioravanti, la giunta, e l’amministrazione comunale hanno voluto attribuirgli.
 

Il legame

La consegna ufficiale, dopo il via libera ottenuto ieri dalla commissione Statuti e regolamenti dell’Arengo presieduta da Alessio Pagliacci, avverrà nel corso del prossimo consiglio comunale che dovrebbe essere convocato entro la fine del mese.

Tra Mazzone, la città di Ascoli e gli ascolani c’è un legame a filo doppio nato nel lontano 1960: fu in quell’anno che la Del Duca Ascoli ingaggiò un difensore dal fisico da corazziere, poco più che ventenne, che la Roma, dopo averlo fatto esordire in serie A, aveva mandato a farsi le ossa sui campi di provincia. Nessuno poteva immaginare che quel trasferimento avrebbe segnato per sempre il destino di tutti. Carlo Mazzone doveva rimanere solo un anno o forse due in bianconero e invece è ad Ascoli che incontra la sua Maria Pia, la donna che diventerà sua moglie, che gli darà i due figli Massimo e Sabrina e che di fatto lo legherà per sempre al capoluogo piceno. 

Il patto
 

Anche perché, nel frattempo, alla presidenza del sodalizio bianconero arriva Costantino Rozzi che decise di affidare a Mazzone la guida della prima squadra. Mazzone accettò ma con il patto che se le cose non fossero andate per il meglio, il presidente gli avrebbe comunque garantito la guida delle squadre giovanili. Era il 1969 e quello fu l’inizio di una carriera ricca di successi e di soddisfazioni durante la quale ha avuto il merito di lanciare talenti puri come Francesco Totti e di allenare campioni del calibro di Roberto Baggio e Pep Guardiola. Nel corso del suo lungo peregrinare per le città di tutta Italia, Ascoli è rimasta sempre un punto fermo per Carlo Mazzone: al termine della partita, la domenica sera Carletto tornava dalla sua famiglia per trascorrere il giorno di riposo insieme alla moglie e ai due figli. Un legame fortissimo che ora viene ulteriormente rinsaldato con l’assegnazione della cittadinanza onoraria: un giusto riconoscimento per chi ha saputo dare lustro alla città, alla Ascoli calcistica e sportiva e a tutti gli ascolani. 

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