Crollo della portata delle sorgenti, è già emergenza idrica nel sud delle Marche; stretta sui consumi d'acqua

Controlli alla sorgente
Controlli alla sorgente
di Luigi Miozzi
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Mercoledì 22 Marzo 2023, 15:40

ASCOLI  - La crisi idrica si fa sempre più incombente e rischia di aggravarsi ulteriormente durante i prossimi mesi. Il rischio è tale da preoccupare il prefetto Carlo De Rogatis che ha convocato i rappresentanti della Provincia e i vertici della Ciip per fare il punto sulla situazione e programmare le iniziative da intraprendere per fronteggiare le criticità. A preoccupare è soprattutto la portata delle sorgenti che, se rapportati e confrontati con quelle degli anni precedenti, farebbero prevedere una quantità d’acqua decisamente inferiore con il rischio che i rubinetti possano rimanere a secco durante l’estate. Allo stato attuale 83 litri al secondo in meno rispetto allo scorso anno. 


Il monitoraggio


La Ciip monitora quotidianamente lo stato dell’approvvigionamento idrico e per avere un quadro definitivo bisognerà aspettare i prossimi mesi.

In questo periodo dell’anno, infatti, le sorgenti sono in crescita ma, per il momento, l’incremento è limitato e, comunque, a livelli inferiori di quanto avveniva nello stesso periodo del 2022. «La situazione è peggiore di quella dello scorso anno – dice il direttore della Ciip, Gianni Celani -. Dalla valutazione dei dati, abbiamo meno acqua a disposizione. Fortunatamente abbiamo gli impianti di soccorso che ci permettono di fronteggiare questa grave crisi». 


Nel corso della riunione in Prefettura, sono stati resi noti i dati relativi all’attuale portata delle sorgenti. Quella di Capodacqua sta garantendo 332 litri al secondo, ben inferiore ai 380 litri al secondo dello scorso anno e anche ai 367 del 2021. Preoccupa ancor di più la sorgente di Pescara del Trono dove al momento si può contare su appena 17 litri al secondo quando solo un anno fa la portata era di 63 litri al secondo e nel 2021 di 112. Seppur di poco, la sorgente di Foce di Montemonaco, è quella che al momento ha una portata superiore rispetto agli anni precedenti: in questo momento sta garantendo circa 144 litri al secondo contro i 132 che erano stati registrati sial nel 2022 che nel 2021. Rimane, invece, pressoché stabile la portata della sorgente di Sasso Spaccato con i suoi 33 litri al secondo, uno in meno rispetto allo scorso anno ma due in più se si confronta con il dato del 2021.

Va tenuto conto che la portata delle sorgenti risentono della stagionalità e, pertanto, dallo scioglimento della neve e dalla precipitazioni. Pertanto, non è da escludere che nelle prossime settimane i livelli possano tornare a crescere. Ma se dovesse perdurare questo trend, a risentirne sarà l’approvvigionamento idrico e di conseguenza la quantità d’acqua da destinare ai serbatoi. Inoltre, se la stagione estiva sarà siccitosa, il rischio maggiore è quello delle chiusure notturne: lo scorso anno la Ciip fu costretta a ricorrere alla sospensione del servizio all’inizio del mese di agosto ma, stante la situazione attuale, quest’anno potrebbero essere anticipate. Per questo motivo il prefetto De Rogatis , nel corso dell’incontro, ha condiviso l’opportunità di intraprendere interventi coordinati per la ricerca di un corretto e parsimonioso utilizzo dell’acqua negli ambiti domestici, agricoli e industriali. 


A tal proposito, provvederà a richiamare con apposita circolare l’attenzione di tutti i sindaci della provincia sulla necessità di sensibilizzare i cittadini ad un utilizzo consapevole della risorsa idrica. Ciò anche attraverso l’emanazione di precise disposizioni per scongiurare utilizzi impropri dell’acqua, limitandoli alle sole esigenze igienico-potabili. Il prefetto ha chiesto alla Ciip di fornire aggiornamenti costanti sulla evoluzione della situazione idrica della provincia. 

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