Terremoto, scovati altri furbetti del Cas. Qualcuno dovrà restituire 60mila euro. L’Arengo chiede l'intervento dell’Agenzia delle entrate

L'Arengo continua a dare la caccia a chi non deve beneficiare del Cas
L'Arengo continua a dare la caccia a chi non deve beneficiare del Cas
di Luca Marcolini
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Domenica 30 Luglio 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 11:48

ASCOLI - Contributi di autonoma sistemazione post sisma: l’Arengo continua a monitorare e individua altri presunti furbetti. Ovvero persone alle quali l’ente, a fronte di verifiche, ha già inviato lettere per chiedere la restituzione delle somme dei Cas ritenuti indebitamente percepite per oltre 60mila euro, di cui più di 50mila riguardano un solo beneficiario. Ma ora, a fronte della mancata restituzione del denaro in questione, ha deciso di procedere con altre iscrizioni a ruolo tramite l’Agenzia delle entrate-riscossione, rinunciando ad inviare un ulteriore sollecito. A fronte, dunque, di un rinnovo di tutte le domande prorogato direttamente al prossimo 6 novembre, nel frattempo gli uffici preposti del Comune di Ascoli non lasciano dormire sonni tranquilli a chi, almeno secondo le verifiche, continuerebbe a percepire i contributi per pagare l’affitto di un alloggio temporaneo a seguito dell’abitazione originaria dichiarata inagibile. E per qualcuno, come detto, ora si tratterebbe di restituire anche somme piuttosto consistenti. 

 
 
Monitorando costantemente la situazione, anche attraverso sopralluoghi dopo segnalazioni oltreché attraverso riscontri incrociati (ad esempio con i consumi per le utenze), il Servizio Cas dell’Arengo continua ad individuare alcuni presunti furbetti. Ovvero beneficiari del contributo di autonoma sistemazione post sisma, per pagarsi l’affitto di un’abitazione temporanea, a fronte di quella originaria dichiarata inagibile, che in realtà secondo l’ente non avrebbero diritto. E in qualche caso anche da diverso tempo. In tal senso, infatti, gli uffici preposti hanno già provveduto ad inoltrare a tali beneficiari delle lettere con richiesta di restituzione delle somme relative ai Cas perché ritenute indebitamente percepite. Nelle lettere in questione si fissava un termine entro il quale procedere con il pagamento di tali somme incassate senza averne diritto, ma alcuni hanno ignorato l’avviso non procedendo alla restituzione del denaro percepito. E, nello specifico, si tratta di una somma complessiva importante, pari a oltre 60mila euro, di cui oltre 50mila a carico di un solo beneficiario. 
 
A questo punto, gli uffici comunali hanno deciso di evitare un ulteriore sollecito e di procedere con il recupero del credito in maniera coattiva, attraverso l’iscrizione a ruolo delle somme tramite l’Agenzia delle entrate e per la riscossione. Considerando che nel frattempo, le somme sono state lievemente ritoccate in diminuzione con discarico degli interessi, per un totale da andare a riscuotere pari comunque ad oltre 53mila euro. Una somma che adesso si cercherà di recuperare con le modalità coattive previste. 
 
Attualmente sarebbero sempre oltre 500 le famiglie che, ad Ascoli, continuano a percepire i contributi di autonoma sistemazione a seguito della dichiarata inagibilità dell’appartamento in cui vivevano prima del terremoto.

Restano, dunque, ancora tanti i nuclei che devono rientrare nelle abitazioni originari e continuano a percepire il sostegno previsto. In ogni caso, c’è stato un calo evidente, rispetto alle circa 700 domande di rinnovo presentate nello scorso ottobre per poter continuare a percepire i contributi. Quindi, c’è stata, nel frattempo, una diminuzione dei beneficiari perché qualcuno è rientrato finalmente in casa per la conclusione dei lavori e altri sono stati individuati come non più legittimati a percepire tali contributi. Va ricordato che già in passato gli uffici dell’Arengo avevano segnalato alle autorità preposte circa 75 casi di presunti furbetti.  

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