ANCONA E tu la conosci Vera? Dopo il caso “Sara ti amo”, ora potremmo essere dinanzi ad un emulo dell’ormai celebre writer innamorato. O, addirittura, ad un suo precursore. Ma procediamo con ordine. Sono due le scritte incriminate. La prima trova posto sull’asfalto del cimitero di Tavernelle, poco prima del sentiero che conduce al sacrario militare. È un graffito gigante, fatto con la vernice nera. “Vera ti amo” c’è scritto accanto ad alcuni cuori. Taglio netto e cambiamo scena. Ora siamo lungo corso Garibaldi.
Entriamo nella Galleria Dorica e scendiamo i gradini che conducono al piano interrato dello storico centro commerciale. Verso la fine del corridoio, ecco un’altra scritta.
La caccia allo spasimante di Sara è infatti cominciata a fine luglio mentre l’innamorato di Vera già agli inizi di giugno aveva compiuto la sua opera. Ed anzi, qualcuno aveva anche avuto il tempo per tentare di raschiare via la vernice dal pavimento, in un disperato tentativo di pulizia. La domanda, adesso, è una soltanto: chi si nasconde dietro la maschera di quest’altro innamorato dalla bomboletta facile? Lo spasimante di Sara che prima s’era invaghito di Vera? Oppure un altro amante a cui, magari, l’altro vandalo più famoso si è ispirato? Chi vivrà, vedrà. E intanto ci chiediamo: a piede (e spray) libero c’è un disperato latin lover oppure Ancona è una città di inguaribili romantici?
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