Camerano, scatta la trappola del falso incidente. Raggirate due anziane, portate via anche le fedi nuziali

Camerano, scatta la trappola del falso incidente. Beffate due anziane, via anche le fedi nuziali
Camerano, scatta la trappola del falso incidente. Beffate due anziane, via anche le fedi nuziali
di Federica Serfilippi
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Martedì 7 Febbraio 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 07:30

ANCONA - Due truffe nello stesso giorno con la tecnica del falso incidente: coppia di campani a processo. Nella trappola perpetrata il 19 settembre del 2018 a Camerano erano finite due anziane, di 86 e 84 anni. Erano state prese di mira in due diversi episodi, che erano valsi ai truffatori un bottino ingente tra monili in oro, preziosi, contanti e persino le fedi del matrimonio. Ieri, davanti al giudice Corrado Ascoli si è aperto il processo nei confronti di un 47enne di Napoli e un 62enne di Sorrento. 

Il primo episodio


La prima truffa era stata perpetrata nei confronti della 84enne.

Era stata presa di mira, stando a quanto emerso, dal sorrentino e da una persona rimasta ignota. Era scattata la trappola del falso incidente e del falso carabiniere. «Buongiorno signora, sono un appartenente all’Arma dei carabinieri, abbiamo portato suo marito in caserma perchè ha provocato un incidente. Servono dei soldi per poter risarcire le persone che sono rimaste vittime dal sinistro» sarebbe stato il tenore, abbastanza standard nel caso di questo tipo di truffe, della chiamata arrivata alla vittima. Il sorrentino, sempre secondo la versione accusatoria, si era così presentato a casa della 84enne per prendere il gruzzoletto che sarebbe servito a coprire i danni dell’incidente: 500 euro in contanti, le fedi nuziali, un anello di brillanti, un anello d’oro e un ciondolo intarsiato di pietre. La vittima aveva capito di aver subito la truffa quando il marito era tornato a casa, senza un graffio e senza aver provocato alcun incidente stradale. 


Il secondo raggiro


La seconda truffa era avvenuta, sempre a Camerano, ai danni di una 86enne. In questo caso la procura contesta l’azione combinata dei due imputati campani. Uno si sarebbe finto un agente di polizia per perpetrare ancora la truffa del falso incidente stradale. «Signora, suo figlio è purtroppo rimasto coinvolto in un sinistro e ora si trova in stato di fermo. Servono dei soldi per poterlo liberare e non fargli trovare guai». I truffatori chiedevano una sorta di cauzione. Che poi era stata riscossa a casa dell’anziana. La donna aveva lasciato nelle mani del finto agente dei monili d’oro. Il valore non è stato quantificato. Entrambe le vittime avevano sporto denuncia una volta venute a conoscenza del raggiro subito. I due imputati erano stati individuati e denunciati dopo le indagini dei carabinieri. Il 15 maggio verranno sentiti i primi testimoni del processo. 
In tribunale è stato anche trattato il caso di una truffa online subita da un caseificio: la ditta aveva ordinato su un portale di e-commerce una cella frigo da circa 1.200 euro. Al bonifico, però, non aveva fatto seguito la consegna del prodotto. A processo c’è una 37enne di Torino: è stata condannata a sei mesi.

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