Il Grande Fratello di Ancona è cieco, 380 spycam in città ma un terzo non funziona. L'assessore Zinni: «Colpa della giunta Mancinelli»

A febbraio il via alla control room dei vigili con le prime 100 telecamere collegate

L’assessore Giovanni Zinni
L’assessore Giovanni Zinni
di Andrea Maccarone
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Lunedì 22 Gennaio 2024, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 07:18

ANCONA Il Grande Fratello ha gli occhi bendati. Delle 380 telecamere di videosorveglianza piazzate in città almeno un terzo non funziona. Alcune hanno problemi di registrazione delle immagini, altre sono addirittura spente. L’ufficio informatica del Comune le sta passando al setaccio tutte, in funzione dell’allestimento della nuova “control room” all’interno della centrale operativa del Comando della polizia locale. Una cabina di regia che andrà ad occupare la storica sala Coc della protezione civile. «Le prime cento saranno pronte per i primi di febbraio, quando inaugureremo la nuova centrale operativa» assicura il vicesindaco e assessore alla Polizia locale, Giovanni Zinni. Il trasferimento della videosorveglianza alla polizia locale, infatti, necessita di un reset dell’impianto per quello che tecnicamente è definito lo “switch radio”.

La messa a punto

In sostanza tutte le telecamere dovranno essere collegate, attraverso appositi cablaggi, alla control room della polizia locale che sarà presidiata 24 ore su 24 dal personale del Comando. Le spycam si serviranno di un collegamento internet per essere governate da remoto da un software unico. Un sistema avanguardistico per monitorare in presa diretta tutte le aree sensibili della città, aumentando la sicurezza e la prevenzione. «Abbiamo una certezza - afferma sicuro Zinni -, ovvero che la precedente amministrazione comunale abbia lavorato molto male sul fronte della sicurezza e lo testimonia il fatto che buona parte delle telecamere non siano funzionanti».

Il vicesindaco è netto nella sua posizione tranchant: «Stiamo azzerando il passato» ribadisce. E guarda dritto al futuro: «Una volta completato l’efficientamento di tutti gli occhi elettronici - riprende Zinni - avvieremo una fase di implementazione con l’acquisto di altre spycam».

L’obiettivo della giunta Silvetti è di arrivare ad un totale di 500 telecamere sparse per la città. Più precisamente 507, grazie all’acquisto di altri 127 dispositivi. Il funzionamento, per tutte, sarà lo stesso: «Avranno un’antenna radio - spiega Zinni - che si collega a internet tramite mini ripetitori switch radio e trasmettono tutto in centrale». Mentre prima i filmati dovevano essere prima scaricati e poi visionati. Dunque un passaggio in meno, visto che dalla control room le immagini vengono viste in presa diretta.

La task force

Dunque il Comune prepara la task force per la guerra ai writers e per avere un presidio di sicurezza più efficace con il collegamento diretto con la polizia locale. Nella sala ex Coc della protezione civile, intanto, è già arrivata gran parte del materiale tecnico. Una vera e propria stanza dei bottoni, con macchinari sofisticati e monitor che inquadrano contemporaneamente le varie zone della città attenzionate dagli occhi elettronici. Insomma una vera e propria regia video per migliorare la sicurezza in città e combattere ogni tipo di fenomeno delinquenziale. Quello dei writers è solo uno dei tanti aspetti che il Comune vuole arginare attraverso questo nuovo sistema di sorveglianza.

La strategia

Il tema della sicurezza è uno degli asset principali su cui l’amministrazione Silvetti ha puntato fin dai tempi della campagna elettorale. Dall’efficientamento del corpo di polizia locale parte la strategia dell’assessore Zinni per dare una percezione di maggiore vicinanza alle necessità dei cittadini. Un filo diretto con la città che presto sarà incrementato tramite un controllo più efficace delle aree più a rischio. Tutto sta a riaccendere il Grande Fratello.

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