ANCONA - Fermano di 25 anni morto suicida in carcere a Montacuto. «Il 24 gennaio 2023 ho discusso in Consiglio comunale la mozione, della quale ero prima firmataria, sulla istituzione del “Garante dei diritti delle persone private della libertà personale” - interviene Lorella Schiavoni, rappresentante del Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Ancona - di cui trascrivo il dispositivo: «Tutto ciò premesso, impegna il Sindaco e la Giunta ad istituire nell’ambito del Comune di Ancona la figura del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale; a predisporre un testo di Regolamento che disciplini e delinei i compiti, funzioni, requisiti, modalità di elezione, durata in carica, causa di decadenza, dimissioni e revoca, nonché i rapporti con gli organi dell’ente; a prevedere che per lo svolgimento dei propri compiti il Garante comunale sarà assistito da un ufficio dell’Amministrazione comunale e che avrà diritto ad una indennità determinata con delibera di Giunta».
La mozione approvata
«La mozione è stata approvata all’unanimità da tutti i Consiglieri, anche quelli che attualmente governano la nostra città. Per questo motivo oggi, a distanza di un anno, fa male pensare che un giovane di 25 anni si sia suicidato nella Casa circondariale di Montacuto - continua Schiavoni - Chissà, magari con l’avvenuta istituzione e presa funzione del Garante comunale le cose sarebbero potute andare diversamente, atteso che tra i compiti affidati in autonomia al Garante ci sono quelli di effettuare i colloqui con i detenuti, anche in isolamento, con i parenti degli stessi, di accedere e vigilare sulle condizioni di detenzione negli istituti penitenziari, insomma tutte quelle attività che noi al di fuori diamo per scontate, ma che, per chi è privato della libertà personale, diventano un dramma che può sfociare in sindromi psichiatriche con ricorso all’utilizzo di psicofarmaci.
I problemi cronici
La cronica problematica del sovraffollamento, della carenza del personale di polizia penitenziaria nonché di funzionari psico-pedagogici «va alleviata anche favorendo l’esecuzione delle pene al di fuori dell’Istituto penitenziario e su questo l’Amministrazione comunale può e deve far tanto favorendo lo svolgimento da parte dei condannati dei lavori di pubblica utilità, di volontariato e supportandoli nel reperire un domicilio al di fuori del carcere. Per questo motivo si chiede a questa Amministrazione di predisporre al più presto il Regolamento per l’istituzione del Garante comunale, dando così prova di maturità e di consapevolezza nella necessità di intervenire prontamente per evitare di nuovo tragedie che scuotono l’anima di ognuno di noi».