L’acqua non si beve, niente docce
Sirolo deve restare ancora a secco

L’acqua non si beve, niente docce Sirolo deve restare ancora a secco
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Domenica 11 Marzo 2018, 06:25
SIROLO - Niente docce e nessuna possibilità di bere l’acqua del rubinetto almeno fino a domani. Sebbene le analisi effettuate da Acquambiente appaiano confortanti, in gran parte del comune di Sirolo permane il divieto di utilizzare l’acqua potabile. A far fede per la revoca dell’ordinanza è il parere dell’Asur, che non arriverà prima di 24-48 ore. Proprio l’Asur nel pomeriggio di venerdì aveva comunicato alla società che gestisce il servizio idrico che, a seguito di un prelievo effettuato due giorni prima, era stata riscontrata una non rispondenza delle acque rispetto ai parametri stabiliti dal D. Lgs. 31/2001 sulla concentrazione di colibatteri nell’acqua.
 
L’azienda aveva provveduto a informare il sindaco che aveva emesso un’ordinanza con la quale vietava l’utilizzo dell’acqua potabile sul territorio comunale ad esclusione della frazione Coppo, zona “Taunus 3”, zona “il Colle” e zona residenziale Via I maggio. Un bel problema per i cittadini di Sirolo, dal momento che le acque venivano dichiarate non soltanto non idonee all’uso alimentare, compreso il loro utilizzo per il lavaggio di verdure, ortaggi e frutta, ma anche inadatte all’igiene della persona e della casa. Per cercare di limitare i disagi, già nella serata di venerdì il sindaco aveva disposto il posizionamento di un’autobotte in piazza Giovanni da Sirolo, davanti al Comune. A questa ne sono poi state aggiunte altre tre collocate in via Grilli, in piazza del Municipio davanti alle scuole Renaldini e in Piazza Giordano Bruno nella frazione di San Lorenzo.

Tutto questo non ha tranquillizzato i cittadini, preoccupati per la propria salute e per la prospettiva di dover fare a meno dell’acqua potabile per non si sa quanti giorni. Il sindaco ha perciò tenuto a precisare che «trattasi di un minimo superamento dei limiti», che il provvedimento è stato adottato «a titolo meramente cautelativo» e che «le analisi fatte da Acquambiente nella serata di venerdì darebbero valori di normalità». Quanto ai presunti ritardi Misiti chiarisce che, sebbene il prelievo delle acque risalga a mercoledì, la notizia del superamento dei limiti consentiti «è arrivata nel pomeriggio di venerdì a uffici comunali chiusi. Tuttavia il sottoscritto, avvertito telefonicamente da Acquambiente, ha immediatamente adottato l’ordinanza, di cui è stata data ampia diffusione anche tramite altoparlanti per le vie del paese, e che verrà revocata non appena avrò notizie certe circa il ristabilimento dei valori normali». Cosa che potrebbe avvenire già domani se l’Asur procederà a una semplice verifica documentale prendendo per buone le analisi dell’azienda idrica.
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