Camionista morto, l’ipotesi del colpo di sonno: la comunità di Marzocca in lacrime

Camionista morto, l’ipotesi del colpo di sonno: la comunità in lacrime
Camionista morto, l’ipotesi del colpo di sonno: la comunità in lacrime
2 Minuti di Lettura
Lunedì 22 Gennaio 2024, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 12:46

SENIGALLIA  - Un colpo di sonno potrebbe essere la causa del tragico incidente costato la vita ad Emmanuel Johnson. La salma del 45enne ghanese, residente a Marzocca, è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa del riconoscimento che avverrà oggi da parte di un familiare. La polizia di Cremona si è messa in contatto con i servizi sociali del Comune di Senigallia, che sono stati attivati per aiutare la famiglia.

Il camionista, deceduto sabato mattina nel Cremonese dopo aver perso il controllo dell’autocisterna che guidava, lascia la moglie e quattro figli.

Uno di loro gioca nel settore giovanile dell’Olimpia Marzocca, che ieri gli ha espresso vicinanza con il seguente messaggio: «Tutta la dirigenza dell’Olimpia Marzocca, assieme ai tecnici e collaboratori del settore giovanile, si stringono attorno al piccolo calciatore biancoazzurro Desmond in questo momento di profondo dolore per la prematura scomparsa di papà Emmanuel. A tutta la famiglia Johnson va il nostro caloroso abbraccio».

Emmanuel Johnson era un grande lavoratore. Aveva accettato un lavoro in questo periodo a Cremona. Seppure lo tenesse lontano da casa spesso, gli permetteva di guadagnare di più per la sua famiglia che adesso, oltre al dolore per la grande perdita, si trova anche in difficoltà economiche. A Marzocca si sta valutando la possibilità di attivare una raccolta fondi. A febbraio avrebbe dovuto iniziare a lavorare per una società di trasporti di Marina di Montemarciano, proprio per riavvicinarsi ma, purtroppo, non ha fatto in tempo.

«Era una bella persona, molto dedita al lavoro e oltretutto molto collaborativa – lo ricorda l’imprenditore Massimo Bartolucci –, è stato un grande dispiacere per noi, un bravissimo ragazzo e sempre sorridente. Aveva lavorato per me nel 2022. Adesso lavorava a Cremona ma eravamo d’accordo con Emmanuel che avremmo ripreso il rapporto di lavoro nel prossimo febbraio. Ero ben contento che sarebbe tornato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA