Stefano e Claudio morti investiti dal treno, mamma colta da malore. La Procura apre un fascicolo

Il punto dove sono stati travolti dal treno Stefano e Claudio P. La tragedia si è consumata a Senigallia
Il punto dove sono stati travolti dal treno Stefano e Claudio P. La tragedia si è consumata a Senigallia
di Maria Teresa Bianciardi
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Mercoledì 17 Agosto 2022, 22:03 - Ultimo aggiornamento: 19 Agosto, 08:21

SENIGALLIA - Una madre che vede morire il figlio di 26 anni straziato da un treno merci in corsa e assiste anche alla morte dell'ex marito, finito sotto il convoglio per cercare di salvare il ragazzo, è una madre che per  il resto della vita avrà una ferita sul cuore e nell'anima che non guarirà mai. Uno strazio devastante, che ieri sera ha fatto crollare la mamma di Claudio Pannacci.  vicino al luogo della tragedia a Senigallia. È stata colta da malore e trasportata in ospedale, mentre sul lungomare si affollavano ambulanze, mezzi dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine.

 

La donna è stata dimessa questa mattina, ma non è tornata nella casa delle vacanze dove, a pochi metri, Stefano Pannacci (originario di Montone ma residente a Valfabbrica) e il figlio - nato e residente a Perugia - sono morti travolti da un treno merci.

Probabilmente è stata ospitata da un parente che la famiglia perugina ha in provincia di Ancona, mentre gli inquirenti stanno cercando di ricosturire i minuti prima della tragedia avvenuta ieri dopo cena sul lungomare Mameli all'altezza del civico 142. Pare che Claudio soffrisse di depressione e che i genitori - separati da tempo ma in vacanza a Senigallia insieme proprio per stare vicino al figlio - avessero proposto un ricovero a Siena in una clinica specializzata: qualche vicino ha raccontato di avere sentito un diverbio, poi il 26enne è sceso in strada e si è diretto verso la ferrovia, proprio dietro il palazzo in cui abitano d'estate.

Padre e figlio straziati dal treno merci

Lo ha rincorso papà Stefano e dietro di lui la mamma, un'insegnante in pensione: mentre il ragazzo scavalcava la recinzione il padre è riuscito a raggiungerlo e forse anche a trattenerlo. Ma il destino è stato inesorabile. In quel momento è passato un treno merci, che li ha come risucchiati. Il corpo di Claudio è stato ritrovato distante dal luogo della tragedia, quello di Stefano poco più in là. 

Il figlio voleva suicidarsi, il padre ha cercato di salvarlo

Ha cercato di salvare il figlio, ma è rimasto ucciso anche lui. Ha dato la vita per quel ragazzo piegato dal male oscuro che fino a poco tempo fa viveva in Svezia e proprio nel paese scandinavo era stao ricoverato in ospedale, tanto che i genitori erano andati a riprenderlo.  Un Il traffico ferroviario è stato sospeso a causa dell’investimento alle 21 con disagi durati alcune ore sia per i treni dell’alta velocità che per i regionali. Dall’ospedale cittadino sono partite a sirene spiegate due ambulanze che in fretta hanno raggiunto il luogo dell’incidente ma ormai invano. L’impatto, come prevedibile, è stato fatale per entrambi. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, la polizia e i vigili del fuoco che con il faro hanno permesso di illuminare la scena dell’investimento, consentendo di ricomporre le salme delle vittime. In un primo momento era stata allertata anche l’eliambulanza ma ogni tentativo di salvare padre e figlio, purtroppo, è stato vano.

Indagini per capire cosa abbia scatenato la tragedia 

Doveva essere una vacanza spensierata sulla spiaggia di velluto, come lo era stata per tanti anni, invece, ieri si è conclusa nel peggiore dei modi. I genitori erano stati al mare con il figlio fino alle 19.30, nel tratto di spiaggia libera antistante i palazzi dove avevano acquistato casa e che era diventata la residenza estiva. Nulla ha fatto presagire quello che sarebbe successo un'ora e mezza dopo. Sconvolto il macchinista che se lì è visti piombare di fronte, uno dopo l’altro, senza poter far nulla per evitare di travolgerli. Era ormai troppo vicino anche se ha tentato di frenare ma senza successo. È stato un attimo, poi il buio. Sulla vicenda il pm di Ancona Rosario Lioniello, ha aperto un fascicolo "modello 45" per atti non costituenti notizie di reato e non è stata disposta l'autopsia.

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