Cinque anni dalla tragedia della Lanterna Azzurra: «Cara premier, ci aiuti per la legge»

Il Cogeu e il divertimento sicuro: «Vogliamo la giornata nazionale». Orlandi e Vitali: «Fate giustizia»

Cinque anni dalla tragedia della Lanterna Azzurra: «Cara premier, ci aiuti per la legge»
Cinque anni dalla tragedia della Lanterna Azzurra: «Cara premier, ci aiuti per la legge»
di Sabrina Marinelli
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Venerdì 8 Dicembre 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre, 07:17

SENIGALLIA - Il disegno di legge per istituire la giornata nazionale del diritto al divertimento in sicurezza, l’8 dicembre di ogni anno, non è stato approvato in tempo per la ricorrenza della tragedia della Lanterna Azzurra di Corinaldo. Manca il via libera della Camera, dopo l’approvazione in Senato dello scorso mese di luglio. 


La campagna 


E’ una battaglia che sta portando avanti il Cogeu, il comitato spontaneo di genitori e ragazzi, che all’indomani della strage ha voluto fare qualcosa di concreto per scongiurare che accadesse di nuovo.

La presidente Luigina Bucci si appella alla premier Giorgia Meloni perché si concluda in fretta l’iter e l’8 dicembre diventi una data da ricordare in tutta Italia, per onorare cinque giovani vittime, Emma, Asia, Mattia, Benedetta, Daniele e una mamma, Eleonora, con l’impegno a garantire il diritto al divertimento sicuro. Quello che a loro è stato negato.

 
L’iter


«C’è stata la prima approvazione al Senato ora stiamo aspettando quella alla Camera – ricorda Luigina Bucci, presidente del Cogeu -. Non si è fatto in tempo ad approvarla per questa data ma abbiamo avuto rassicurazioni sul completamento dell’iter». Si rivolge a Giorgia Meloni perché possa accelerare il passaggio mancante. «La presidente del consiglio, essendo donna e avendo una figlia, – prosegue - penso possa essere particolarmente sensibile e capire bene il problema di tutelare i luoghi del divertimento dei ragazzi. Siamo disponibili ad un confronto con lei, a cui ci appelliamo, per spiegare il progetto che parte da una tragedia e questo ci sta sempre a cuore». Il Cogeu in questi cinque anni non si è mai fermato. «La nostra attività nelle scuole potrebbe servire a realizzare un percorso di educazione civica – prosegue la presidente - per far conoscere il patto di corresponsabilità fra gestori e ragazzi, contenuto nel manifesto del divertimento in sicurezza e pensato dai ragazzi dell’associazione Cogeu. Con l’approvazione della legge si può realizzare». E’ grato al Cogeu Giuseppe Orlandi, che a Corinaldo ha perso il figlio Mattia. «Quest’anno è riuscito ad ottenere sei rintocchi di campana in ricordo dei nostri cari».

Tutti i comuni marchigiani, essendo la giornata regionale del diritto al divertimento in sicurezza, sono stati invitati a farli la notte scorsa. «Siamo indignati per le supposizioni sentite durante le ultime udienze – prosegue Orlandi - e ci metteremo l’anima in pace solo quando chi ha sbagliato avrà pagato». Francesco Vitali, fratello di Benedetta: «Sono passati tanti anni e ancora il pensiero è fisso sul fatto che non sia stata fatta giustizia, non l’abbiamo ottenuta. Cinque anni sono tanti. L’importante è non dimenticare per non ricommettere gli stessi errori – conclude - e per ricordare chi ha subito una morte ingiusta».
 

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