La rimpatriata degli ex alunni
della scuola Pie Venerini

La rimpatriata degli ex alunni della scuola Pie Venerini
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Domenica 6 Aprile 2014, 16:23 - Ultimo aggiornamento: 20:29
ANCONA - Sono arrivati a decine da tutta Italia per riabbracciare i vecchi compagni e dire grazie a chi tanto ha fatto per la loro educazione. Sono gli ex alunni della scuola paritaria “Maestre Pie Venerini”, tornati ieri nel proprio istituto per la grande rimpatriata che ha concluso la "Settimana dell'educazione", periodo di festa e riflessione intorno alla figura di Santa Rosa Venerini organizzato in vista dell'incontro di Papa Francesco con le scuole che si terr a Roma il 10 maggio.

"In questi giorni - ha spiegato suor Maria Pucciarelli, preside dell'istituto di via Matteotti - all'interno della scuola ci sono stati momenti di preghiera e riflessione. Inoltre tutti i 200 alunni delle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado hanno partecipato a laboratori per la realizzazione di disegni, fumetti e poesie su Santa Rosa. Un percorso che ci è sembrato bello concludere con una riunione degli ex studenti". In realtà non è la prima volta che al “Maestre Pie Venerini", istituto che esiste dal 1720, viene organizzato un raduno di ex alunni. Era, per esempio, già successo l'anno scorso, ma in quel caso aveva riguardato soltanto ragazzi che avevano lasciato l'istituto da pochi anni.





Questa volta l'invito è stato invece esteso a tutti gli alunni che hanno frequentato la scuola dall'anno scolastico 1991/1992 fino al 2012/2013. E a rispondere sono stati soprattutto i 25/30enni, desiderosi di respirare di nuovo l'aria di casa (molti di loro sono affermati professionisti che abitano fuori regione se non addirittura all’estero) e scoprire come fossero diventati i propri compagni a oltre dieci anni di distanza.



"Mentre venivo qui mi immaginavo di rivedere tanti ragazzini di tredici anni - ha dichiarato Silvia Saccomanno che adesso fa la giornalista a Roma -. Soltanto quando sono arrivata mi sono resa conto che erano trascorsi 16 anni. Comunque se il tempo passa i luoghi rimangono nel cuore, come pure le persone. Ricordo benissimo quando in questa palestra facemmo la recita in maschera e ora vi ritrovo cari amici che non vedevo da allora".

Oltre alla nostalgia c'è però anche la gratitudine verso chi ha avuto un influsso così importante sulla propria vita. "Io vanto un grosso debito nei confronti di questa scuola - ha affermato l'agente di polizia Mattia Della Corte -. Se sono quello che sono lo devo anche all'educazione che ho ricevuto qui. Mi sono stati trasmessi valori importanti che mi hanno portato a condurre una vita retta. In più mi è stata data un'istruzione a 360 gradi, comprendente la visita di luoghi come la questura che poi sarebbero diventati per me molto familiari".



Non sono però soltanto gli ex alunni a guardare a quegli anni con un certo sommovimento del cuore. "Io insegno qui dal 1987 - fa sapere Alga Sparabomba -. Questi ragazzi li conosco tutti. Di loro ho ricordi bellissimi. Una volta era diverso. Avevano delle famiglie dietro. Ora sono un po' cani sciolti, soggetti a tanti stimoli che li disorientano. Noi comunque continuiamo a trasmettergli valori come il rispetto delle regole e degli altri". I valori veri della vita, validi oggi come allora.
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