ANCONA Servizio in notturna della Polizia Locale, la spinta viene da questore e prefetto per dare alla città un servizio ulteriore di controllo e sicurezza. Ma soprattutto per liberare le altre forze dell’ordine, polizia e carabinieri, impiegati negli interventi per atti di natura criminosa o penale. Una linea di indirizzo che trova una sponda forte nell’amministrazione comunale. Mentre più scettici sono i sindacati di settore.
Il nodo
A lasciare perplessi i referenti delle organizzazioni dei lavoratori è la questione inerente alla formazione. «Non siamo qui a scimmiottare la polizia di Stato - lamenta Fabio Paladini, della Rsu e segreteria Uil Fpl -.
L’organico
Ma un altro aspetto che preoccupa i referenti sindacali è il numero di agenti in dotazione al corpo di polizia locale. «Con 85 unità non riusciamo a gestire nemmeno le emergenze estive - afferma Luca Talevi, segretario regionale della Cisl Fp Marche -, dobbiamo arrivare ad almeno 100». «La legge regionale prevede che il rapporto sia 1 a 800 abitanti - specifica Vincenzo Marino, segretario regionale Ugl Polizia Locale -. essendo Ancona una città turistica beneficerebbe di un parametro superiore. Quindi i componenti del comando dovrebbero arrivare anche ad oltre 100 unità. E di pari passo al rafforzamento dell’organico - prosegue Marino - abbiamo proposto che ci sia una formazione costante». Il problema, però, è che di nuovi concorsi all’orizzonte ancora non se ne vedono. «Il segretario generale ha ipotizzato entro novembre facendo un calcolo largo - specifica Marino -. Speriamo entro fine anno di poter cominciare questo servizio».
La prevenzione
Nell’ottica dell’amministrazione comunale, la polizia locale dovrebbe, quindi, svolgere un ruolo di maggiore prevenzione e controllo sul territorio. «In tutto ciò la questione della dotazione dei dispositivi di sicurezza è l’ultimo dei problemi - sottolinea Paladini -, non siamo mica a New York. Se davanti a me ho una baby gang o un ubriaco appiedato, il tema non è usare o meno un’arma. Ma avere un approccio adeguato alla situazione per mettere in sicurezza l’incolumità di tutti». Un altro ostacolo potrebbe essere l’età degli agenti: «Dai 55 anni si è esonerati dal servizio notturno - sottolinea Paladini -, dunque tutto va valutato in un’ottica almeno quinquennale. Dall’oggi al domani la vedo dura istituire questo tipo di servizio».
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