Piazza delle Muse, la svolta di Ancona: via le auto, sarà pedonale. «Partiamo subito da qui». Primo step, cambio di viabilità

Addio pensilina horror, taxi in via Sacramento. Il sindaco: «Interventi entro il 2024»

Da sinistra: il sindaco Daniele Silvetti, i partecipanti all’assemblea, il prof Floriano Bonifazi e in basso Patrizia Santoncini del Comitato porto-città
Da sinistra: il sindaco Daniele Silvetti, i partecipanti all’assemblea, il prof Floriano Bonifazi e in basso Patrizia Santoncini del Comitato porto-città
di Andrea Maccarone
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Giovedì 21 Dicembre 2023, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 11:23

ANCONA Piazza della Repubblica ad un passo dalla svolta. Cambia pelle e conformazione. Seppure le idee che compongono il restyling, corredato di elementi di vario genere, siano ancora sul piano teorico, come confermato già ieri dal sindaco Daniele Silvetti, è altrettanto vero, però, che le prime mosse risolutive possono essere attuate a stretto giro. «Entro il 2024» aveva annunciato prudentemente il sindaco per non imbrigliarsi in un rigido cronoprogramma. Ma fuori dai denti ha lasciato intendere che, previa condivisione con le associazioni di categoria e gli ordini professionali, si potrebbe immaginare una prima rivoluzione già entro il primo semestre del nuovo anno. La distinzione fatta dal sindaco, sulla base delle ipotesi redatte dal consulente al decoro urbano, l’architetto Riccardo Picciafuoco, separa gli interventi a basso e ad alto impatto economico e architettonico. 

Opere a breve termine

Si parte subito da quelli a basso impatto, o come ha detto Silvetti: «A costo zero». Nel senso che posso essere realizzati senza spese da parte del Comune. Nell’ordine: cambio di viabilità (le auto provenienti da via Gramsci proseguiranno in direzione via Sacramento per poi immettersi su piazza Kennedy, senza tagliare piazza della Repubblica davanti al Teatro delle Muse), spostamento dei taxi su via Sacramento, via la pensilina horror e il cassonetto Igenio, divieto di svolta a destra per le auto provenienti da via XXIX settembre con obbligo di prosecuzione verso via della Loggia e spostamento del gabbiotto della guardiania dall’ingresso del porto al centro della carreggiata per consentire il recupero della pedana d’accesso pedonale eliminando anche la siepe «per dare una maggiore apertura tra la piazza e il porto - specifica Picciafuoco -. Così la città si riappropria di quel varco che diventa parte integrante della piazza.

Con tanto di modifica della pavimentazione e nuovi elementi di arredo che andranno a sostituire la siepe». Ecco le cinque mosse di partenza. Poi ci sono gli interventi ad impatto maggiore, per cui si procederà con il concorso di progettazione.

Gli elementi di novità

«Le linee di indirizzo da me elaborate - continua Picciafuoco - prevedono l’inserimento all’interno della piazza di isole di panchine». Innesti che saranno sottoposti in anteprima agli operatori per una condivisione di intenti, così come l’intervento più consistente alla pavimentazione della piazza che andrà a riscoprire gli antichi sampietrini «in continuità con la pavimentazione di via della Loggia» ha espressamente detto Silvetti. Ma per questi interventi i tempi si allungano un po’, visto che dovranno essere soggetti non solo al concorso di progettazione, ma anche ad un appalto per la consegna dei cantieri. Insomma, passaggi obbligatori che per forza di cose necessitano di step burocratici. Ma la vision del sindaco è chiara e ben delineata: piazza della Repubblica si appresta, dopo anni di incuria, ad essere riqualificata in un’ottica più ampia di valorizzazione del percorso da mare a mare.

Rebus parcheggi

Nel disegno dell’architetto Picciafuoco, piazza della Repubblica si trasformerà ufficialmente in un’area pedonale, senza più auto che andranno a spezzarne l’armonia. Ma si apre un fronte: niente più parcheggi a spina di pesce e tanto meno sul fianco della chiesa. «Il Comune dialogherà con l’autorità portuale per valutare la possibilità di recuperare quei posti lungo via Sottomare» spiega Picciafuoco che, con orgoglio, rivendica il proprio operato: «Gli anconetani devono capire che sta per succedere qualcosa di importante».

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