Stop agli eccessi della movida, cacciati i ragazzini “fracassoni”. Controllati un centinaio di giovani

I controlli interforze nel centro di Osimo
I controlli interforze nel centro di Osimo
di Giacomo Quattrini
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Lunedì 28 Febbraio 2022, 08:00

OSIMO - Nuovo servizio interforze sabato sera in centro storico. Su disposizione della Questura, gli agenti del commissariato, della polizia locale e i carabinieri di Osimo hanno setacciato i luoghi più esposti a bivacchi e schiamazzi ma anche controllato i locali della movida. Nonostante il maltempo e la poca affluenza in centro rispetto a qualche settimana fa, le forze dell’ordine hanno identificato un centinaio di persone e allontanato un gruppo di adolescenti che stavano ascoltando musica ad alto volume in via Paolo VI, una traversa di via Fonte Magna appena fuori le mura. 

 
I luoghi a rischio
Nel corso del servizio sono state vigilate la scalinata del Duomo, il mercato coperto, i giardini di piazza Nuova e via Lionetta, tutte zone per le quali i residenti avevano segnalato in passato disagi e degrado, ma che l’altra sera non hanno fatto riscontrare criticità. 


L’unico episodio segnalato dal commissariato è avvenuto alle 22,30 in via Paolo VI dove, alla vista degli agenti, un gruppo di adolescenti ha subito spento la musica ad altro volume del telefonino che stavano ascoltando in strada e si sono allontanati velocemente per non creare disturbo ai residenti ed evitare guai con le forze dell’ordine.

Poliziotti e carabinieri hanno controllato anche i clienti di esercizi pubblici per accertare il rispetto della normativa anti-Covid e dell’ordinanza del sindaco Pugnaloni, in vigore fino al 31 marzo, che regolamenta consumo e vendita di alcol il cui abuso è spesso stato causa di situazioni di degrado urbano più volte segnalate dai cittadini.

Anche in questo caso non sono state comunque riscontrate irregolarità.

In merito ai servizi congiunti che da ormai mesi vanno avanti di sabato e che sono stati intensificati in orario serale e sostenuti dall’ordinanza sindacale e dall’esposto firmato da 188 residenti, è intervenuto il consigliere comunale delle Liste civiche ed ex sindaco Stefano Simoncini, che chiede in una nota stampa di «non militarizzare» il salotto cittadino.

«Sono contrario allo schieramento massiccio di pattuglie di vigili urbani, carabinieri e polizia il sabato sera in centro. I giovani –scrive Simoncini- si abbandonano ad atteggiamenti poco urbani per noia. In centro, fatti salvi tre o quattro bar per una bevuta, non c’è nulla».

L’ex sindaco suggerisce all’amministrazione comunale di mettere a disposizione dei ragazzi dei contenitori come il teatro dove organizzare eventi musicali e, allo stesso modo, prevedere in futuro una programmazione nell’auditorium da aprire all’ex cinema per un target giovanile.


L’aggregazione
«Non c’è un luogo di aggregazione informale dove incontrarsi, esporre opere create dai ragazzi, fare cabaret, musica, ospitare rapper, dj e giovani artisti e – continua Simoncini - non c’è neppure il bagno pubblico aperto e poi ci si lamenta che i ragazzi fanno i loro bisogni nei vicoli». Secondo l’ex sindaco «la sola repressione non dà mai buoni frutti mentre il coinvolgimento per nuove proposte aggregative create dai ragazzi per i ragazzi può far crescere una generazione più consapevole e rendere la città più vivibile».

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