Revenge porn, ragazzina sotto scacco: «Aiutami o diffondo le tue foto hard». Ecco come è emersa questa storia-choc

Revenge porn, ragazzina sotto scacco: «Aiutami o diffondo le tue foto hard». Ecco come è emersa questa storica-choc
Revenge porn, ragazzina sotto scacco: «Aiutami o diffondo le tue foto hard». Ecco come è emersa questa storica-choc
di Giacomo Quattrini
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Giovedì 24 Febbraio 2022, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 09:46

OSIMO -  Un ragazzino residente in Valmusone denunciato alla Procura dei minorenni per tentata estorsione nei confronti di una amichetta. Sullo sfondo però il reato ancor più grave di revenge porn, riconosciuto dalla legge nel 2019 e che prevede la diffusione di materiale sessuale esplicito per vendetta

Il ragazzino in questione si era scambiato delle foto sul cellulare con una coetanea, foto di nudo esplicito che sono diventate oggetto di minacce nel momento in cui la ragazzina si è rifiutata di fare un piacere all’amico. 


La storia è stata raccontata, pur in maniera molto generica, nell’incontro che si è svolto martedì al PalaBellini promosso dall’Istituto comprensivo Caio Giulio Cesare con l’associazione Camera minorile dorica.

Gli avvocati Donatella Baleani, Paolo Mengoni e Andrea Nobili hanno parlato alle classi di terza media di bullismo e cyberbullismo portando come esempi casi concreti che hanno seguito come legali. Tra questi, la storia del ragazzino segnalato alle autorità per estorsione solo tentata, perché per fortuna oltre alle minacce non è andato: le foto che aveva ricevuto dall’amica non le ha poi diffuse evitando l’incriminazione per revenge porn. Anzi, dopo la messa alla prova con un percorso riabilitativo imposto dalla Procura minorile, il ragazzino si è chiarito con la vittima ed il reato è stato ritenuto estinto dal giudice.

Un’altra storia, ancora più recente, al punto che si è in attesa che parta il procedimento penale, riguarda due adolescenti di secondo superiore. La vittima, residente anche lei in un Comune della Valmusone, è un ragazzino con problemi di apprendimento che è stato bullizzato da un compagno di classe, fino a sfociare in aggressioni fisiche. 


Esempi attraverso i quali gli avvocati hanno evidenziando le conseguenze del bullismo agli scolari del Caio G.Cesare, che la scorsa settimana avevano già discusso il tema della legalità con gli agenti del commissariato di polizia. «Abbiamo affrontato –spiega l’avvocato Mengoni- anche l’argomento social network con i relativi pericoli, la condivisione di foto, la carta di identità digitale, il tutto riportando anche casi pratici affrontati da noi o noti dalla stampa. Cenni anche su baby gang e violenza in genere anche in relazione ai video virali sui social e ai fatti di avvenuti nei centri città». 


A proposito di questi episodi, la Osimo Servizi ieri ha ripulito le panchine e il pannello esplicativo panoramico imbrattati lo scorso weekend a piazza Nuova. «Ringrazio Osimo Servizi che –commenta l’assessore alla sicurezza Federica Gatto- con prodotti idonei ha rimosso i graffiti come in passato aveva fatto Astea ad esempio alle logge. Una grande collaborazione per non lasciare che i vandalismi possano intaccare la nostra città». Per risalire agli autori degli sfregi, la polizia locale sta controllando le immagini delle spycam presenti sulla balconata di via Saffi per poi incrociarle con quelle delle altre telecamere del centro. La Gatto annuncia infine che la polizia locale ha proposto a due Istituti di Osimo nuovi incontri formativi per parlare di legalità, Codice della Strada, abuso di alcol e droghe.

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