SENIGALLIA Quattro anni e mezzo di reclusione. È la condanna che ieri mattina il gup Francesca De Palma ha inflitto all’80enne Marino Giuliani, accusato di aver provocato la morte della moglie, Valeria Baldini, il 21 ottobre del 2022, nella loro casa di Filetto di Senigallia. Difeso dall’avvocato Edoardo Massari, procedeva con il rito abbreviato. L’accusa: omicidio preterintenzionale. Il giudice ha riconosciuto all’imputato, libero da misure cautelari, tutte le attenuanti del caso, prevalenti sulle contestate aggravanti. L’80enne non era presente in aula.
Il dolore
Dal giorno del delitto deve fare i conti con una tragedia familiare immane, dettata dalla sofferenza, dal dolore e dalla mattina della moglie, che soffriva di Alzheimer. I due avevano trascorso una buona fetta di vita insieme e quando lei si è ammalata, lui le è sempre stato vicino, accudendola con amore e dedizione, non lasciandola mai sola. Poi, la mattina del 21 ottobre di due anni, il dramma, tra le mura domestiche. Stando alla ricostruzione della procura, la 77enne, era morta per soffocamento.
La difesa
Giuliani ha sempre detto di aver agito in quel modo per farla smettere di urlare durante una delle sue crisi. Non la voleva uccidere. La versione dell’uomo ha combaciato con i riscontri emersi dall’autopsia. Dalla relazione non erano emersi segni di violenza tali da far presupporre la volontarietà dell’omicidio. Nessuna lesione da strangolamento. Fin da subito è stata un’inchiesta intrisa di disperazione, legata soprattutto alla malattia della vittima, accudita giorno e notte dal marito. Con amore e dedizione. «Volevo calmarla, non ucciderla. La amavo, non avevo nessuna intenzione di ucciderla» aveva detto Giuliani ai carabinieri, non appena si erano portati sul posto. La tragedia si era consumata di prima mattina, nella villetta di via della Foresta, immersa nelle campagne di Filetto, ultimo lembo di Senigallia al confine con Ostra.
La ricostruzione
Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, la coppia era sola in cucina. Il figlio 50enne, tornato da Milano, stava ancora dormendo. All’improvviso, la 77enne si sarebbe messa ad urlare. E il marito, forse per non far svegliare il figlio, le aveva messo una mano sulla bocca. Non pensava di poterla uccidere. Era stato Giuliani stesso a chiamare il figlio per dirgli di allertare i soccorsi appena la 77enne si era accasciata tra le sue braccia. Ieri la difesa aveva chiesto la derubricazione del reato in omicidio colposo.